“Paradossale far dipendere la stazione sperimentale di Angri dalla Camera di Commercio di Parma”
Andria (PD) interviene in Commissione Agricoltura al Senato sulla manovra anticrisi del Governo
La manovra anticrisi del Governo penalizza fortemente il settore dell’agricoltura, delle politiche agroalimentari e della pesca con tagli di oltre 23 milioni di euro per il 2011, circa 18 milioni per il 2012 e altrettanti per il 2013. L’intero comparto è, poi, ulteriormente sacrificato da incomprensibili tagli alla ricerca. “E’ emblematico – ha osservato il Sen. del PD Alfonso Andria, intervenendo sulla manovra anticrisi in Commissione Agricoltura - il caso della Stazione sperimentale di Parma per l’Industria delle conserve alimentari (SSICA) di cui è prevista la soppressione. Lo Stato non spende un centesimo per sostenerlo: i contributi pubblici sono completamente azzerati già dal 2009 e dunque la Stazione Sperimentale in questione si regge con il concorso dei privati, in particolare delle imprese conserviere (vegetali, carni, ittiche) che versano contributi obbligatori attraverso le rispettive caselle esattoriali”. “Il paradosso- aggiunge Andria - non è soltanto relativo al progetto di soppressione di un Ente che non pesa in alcun modo sulla finanza pubblica. C’è di più. Ad Angri, in provincia di Salerno, vi è una sede della SSICA, importante presidio della ricerca industriale nel settore agroalimentare. Dal momento che la manovra Tremonti prevede che i compiti e le attribuzioni della soppressa Stazione sperimentale siano trasferiti alla Camera di Commercio di Parma, il Centro di Angri – qualora tale ipotesi si affermasse – dipenderà, appunto, dall’Ente Camerale di Parma. E’ incredibile!”. “Va anche detto – continua il Vice Presidente della Commissione Agricoltura del Senato – che la legge 99/2009 aveva previsto un riordino, delegando il Governo che il 23 aprile scorso ha presentato uno schema di decreto, poi avviandone l’iter con l’iscrizione all’ordine del giorno della Conferenza Unificata. La questione interessa non soltanto la Stazione sperimentale di Parma per l’Industria delle conserve alimentari, ma tutto il sistema nazionale delle Stazioni Sperimentali”.
Nei giorni scorsi, il Sen. Andria aveva sollevato anche il problema dell’ ENSE (Ente Nazionale delle Sementi Elette) che parimenti figura nello stesso provvedimento tra gli Enti da sopprimere. Tale Ente tra i propri Centri di Ricerca ne ha uno che ha sede a Battipaglia (Salerno), di valore riconosciuto ed apprezzato. “La certificazione delle sementi – rileva il senatore del PD - è uno strumento peculiare per garantire l’agricoltura di qualità: chi, dall’interno del Governo, dispone indiscriminatamente abolizioni di Enti, drastici tagli fino all’azzeramento di finanziamenti per la ricerca, dimostra di non conoscere il territorio e le sue eccellenze. Tra l’altro, qualora la malaugurata ipotesi dell’eliminazione dell’ENSE trovasse attuazione, bisogna sapere che verrebbe cancellato uno dei pochi Enti in attivo. Non è poi concepibile trasferirne il personale e le funzioni ad un Istituto come l’INRAN che si occupa di tutt’altra materia (come si evince dall’acronimo: Alimenti e Nutrizione) e che – particolare non trascurabile – versa in precarie condizioni finanziarie”. E proprio l’INRAN è individuato anche come Amministrazione subentrante nei confronti di un altro Istituto, l’INCA (Istituto Nazionale Conserve Alimentari). “Qui c’è ancora dell’illogico – conclude Andria - in quanto l’INCA era stato soppresso con la legge 99 del 2009 e il decreto di riordino del 23 aprile prevede l’eliminazione delle sue funzioni residue. Evidentemente non è un Ente ritenuto utile dal Governo e costa 1 milione e 600 mila euro l’anno. Il passaggio all’INRAN, che svolge – come detto - funzioni completamente diverse, lo fa sopravvivere, in tal modo vanificando il lavoro di oltre un anno teso ad alleggerire il settore conserviero dal punto di vista economico-finanziario e funzionale”. |