Orti sociali, finanziati quattro progetti presentati dal Comune

Gli orti sociali per valorizzare ancora una volta aree urbane e fungere da strumento di inclusione sociale di anziani e soggetti svantaggiati attraverso un percorso di riabilitazione. Pontecagnano Faiano, grazie all’impegno dell’Amministrazione con il Sindaco Ernesto Sica e l’Assessore alle Politiche Sociali Lucia Zoccoli, ed al lavoro degli uffici coordinati dal responsabile del settore Servizi alla persona, Luca Bisogno, raccoglie il massimo della progettualità all’interno dell’Ambito del Piano Sociale di Zona S2, con capofila il Comune di Baronissi. Un impegno da parte del Comune che, avviato dall’allora Assessore al ramo ed ora Consigliere comunale, Alfonso Sparano, si è riconfermato nel corso del tempo con obiettivi davvero soddisfacenti. A tal proposito, domani 14 aprile, alle ore 11, presso Palazzo di Città, si terrà una conferenza stampa dove verrà illustrato il risultato raggiunto. Interverranno il Primo Cittadino Ernesto Sica, l’Assessore Lucia Zoccoli ed il Consigliere comunale Alfonso Sparano.La Regione Campania, infatti, ha approvato la graduatoria dei progetti sperimentali ammessi al finanziamento degli orti sociali. Per quanto riguarda l’Ambito S2, dove rientra l’Ente, l’importo ammesso a finanziamento è pari a 100mila euro e Pontecagnano Faiano risulta essere il Comune con il maggior numero di progetti finanziati, ben quattro. Le aree interessate sono collocate in località Sant’Antonio nel plesso dell’Istituto Comprensivo ‘Sant’Antonio’, in località Faiano e Baroncino negli spazi dell’Istituto Comprensivo ‘Amedeo Moscati’, e in località Case Parrilli nel plesso del Primo Circolo Didattico. Per la realizzazione delle attività previste e dell’accompagnamento sono state individuati: Spi Cgil Sindacato Pensionati, Associazione Pro Disabili “Futura”, Circolo “Occhi Verdi” Legambiente, Coldiretti Confederazione Nazionale Sezione di Pontecagnano, Il Piano Sociale di Zona Ambito S2 è lo strumento di programmazione dei servizi sociali e socio-sanitari che, in forma associata, i 17 Comuni, le due Comunità Montane afferenti l’Ambito, l’Asl Sa, la Provincia di Salerno, le istituzioni e gli organismi del Terzo Settore territoriali hanno definito ed adottato a sostegno delle fasce svantaggiate della popolazione. Gli orti sociali rappresentano il collegamento più diretto tra realtà urbana e cultura contadina, favorendo l’inclusione sociale di una fascia debole come gli anziani, che rappresentano i precursori naturali degli orti sociali, e le persone svantaggiate. Attraverso la coltivazione di prodotti tipici del territorio, viene riscoperto il legame con la natura sentendosi parte integrante della società. Gli orti vengono gestiti secondo le regole dell’agricoltura biologica. Disabili, anziani, al pari donne, bambini extracomunitari o diversamente abili, hanno costituito e costituito il target di riferimento del progetto sperimentale. Tra le attività realizzate all’interno del progetto grande attenzione è rivolta ai percorsi didattici destinati alle scuole. Momento finale con la raccolta ed il consumo dei prodotti coltivati in un grande spirito di festa e crescita sociale.