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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Tre domande al Presidente della CIA di Salerno, Domenico Oliva
Domenico Oliva, 38 anni, è da pochi mesi al timone della C.I.A. (Confederazione Italiana Agricoltori) di Salerno, eletto all’unanimità dal Consiglio provinciale della confederazione. Subentra a Daniele Petrone. Il nuovo presidente per molti anni dirigente di zona CIA dell’Agro – Nocerino – Sarnese, laureando in Scienze Politiche, è affiancato da due vice presidenti: Angelo Carucci e Antonio Vecchio e da una Giunta Esecutiva formata in larga parte da imprenditori agricoli: Angela Marzucca, Michelina Della Calce, Francesco Azzeo, Antonio Orlotti, Michele Citro e Luigi Cafaro.
Presidente, quali sono i servizi e le attività dell’organizzazione?
La Cia di Salerno è formata da uno staff di 30 persone tra dipendenti e collaboratori, ha uffici dislocati su tutto il territorio ed offre numerosi servizi che vanno dall’assistenza su tutti i fronti alle imprese agricole della nostra provincia sia in materia fiscale che legale. Il nostro ufficio legale è impegnato anche nella consulenza per i contratti d’affitto degli agricoltori. Oltre alla normale attività di Patronato, all’Associazione dei Pensionati Cia, al Turismo Verde, il Centro autorizzato di Assistenza Agricola (CAA) assiste le aziende in tutti i procedimenti amministrativi, per garantire  servizi efficienti, snellire le procedure, controllare e presentare le richieste di ammissione ai benefici comunitari ”.
Quali sono le priorità di lavoro su cui siete, in questo periodo, impegnati come Cia?
“Tra i nostri obiettivi rientrano la promozione e lo sviluppo dei nostri prodotti agricoli di qualità e il sostegno professionale alle aziende, la formazione e l’informazione, la necessità e l’importanza della tracciabilità per garantire qualità e sicurezza alimentare e la fiducia dei consumatori. Su questo fronte abbiamo aderito e stiamo portando avanti il progetto di favorire la vendita diretta dei prodotti agricoli all’interno delle stesse aziende attraverso i gruppi di acquisto nati con finalità di solidarietà sociale e formati da consumatori uniti per acquistare direttamente dall’ingrosso i prodotti e risparmiare sui prezzi delle merci. Stiamo sperimentando un'altra esperienza che va incontro alle esigenze dei consumatori: i mercati contadini. E’ un’iniziativa legata ad un decreto legge del 20 novembre 2007 dell’ex Ministro delle politiche agricole Paolo De Castro che si regge sul principio del “farmet market” che intendiamo sviluppare  su  tutto il territorio provinciale. L’istituzione dei mercati contadini, che sotto il controllo dei singoli comuni di appartenenza, dovranno diventare, secondo il decreto, almeno 100 entro il 2010, vuole realizzare l’acquisto dei prodotti direttamente dal produttore e senza bisogno dell’intermediazione, accorciando cioè la filiera produttiva e garantendo la provenienza e un prezzo più conveniente. Al progetto hanno finora aderito i comuni di Nocera Inferiore e Battipaglia ”.    
Qual è il problema più urgente da affrontare e risolvere per la Cia di Salerno?
“Credo che oggi per l’agricoltura salernitana, con le sue peculiarità e differenze tra le diverse zone di produzione, sia quello di ricostruzione un rapporto di fiducia tra gli operatori del settore lattiero-caseario, che vive un momento difficile, e i consumatori. Il nodo fondamentale in questa fase riguarda l’impegno per risolvere la crisi del settore bufalino dopo le note e tristi vicende legate alla mozzarella di bufala campana e alla psicosi diossina. I nostri allevatori vogliono distribuire un latte eccellente, a garanzia della sicurezza e della qualità e gli agricoltori sono impegnati a difendere la genuinità dei prodotti. Stiamo cercando di realizzare il Progetto Se.T.A.( Servizi Telematici per l’Agricoltura) che permette alle imprese di accrescere la propria competitività dando l’opportunità ai caseifici di fare la tracciabilità del prodotto. Il prossimo 3 luglio è in programma un primo importante incontro con i responsabili nazionali insieme ad un gruppo di allevatori della Piana del Sele dove saranno illustrati tutti i benefici del progetto”. (W.B.)

 
 
 
 
 
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