Il
giornale, che si presenta con una veste grafica
simile a quella de “IL Foglio”, è
gratuito.
Direttore del periodico è Walter Brancaccio
“Promemoria”, una nuova voce
controcorrente nei comuni del Picentino.
Grande impressione ha suscitato nella Valle del
Picentino l’uscita di un nuovo periodico
“Promemoria”, che di per sé
richiama la volontà di “fissare”,
nel tempo, in modo chiaro e preciso, temi di scottante
attualità analizzati criticamente da vari
punti di vista e in modo esaustivo. Il periodico
a distribuzione gratuita è diretto egregiamente
dal giornalista Walter Brancaccio,
un collega che ha imparato il mestiere da giovanissimo
nella redazione del “mitico” Dossier
Sud, diretto per anni da Joe Marrazzo.
Dove si sono formati tra gli altri Eduardo
Scotti, Paolo Russo, Luciano Pignataro, Mariano
Ragusa,Carla Errico e Fabrizio Feo, tutti
colleghi approdati poi a testate prestigiose.
Il giornale si presenta in una veste grafica accattivante,
da vecchio giornale di stampo ottocentesco e quindi
per certi versi post-moderno, stile “Il
Foglio”, aggressivo ma corretto, che induce
alla riflessione e travolge il lettore con una
raffica di editoriali al vetriolo sparati sul
tema dello scandalo della riforestazione e, in
particolare, sulle ricadute locali delle inchieste
avviate dalla magistratura salernitana.
Promemoria ha avuto un’eco notevole negli
ambienti politici e amministrativi del comprensorio
e un ampio riconoscimento da parte dei lettori
che hanno apprezzato il livello qualitativo del
giornale che si presenta con una sua fisionomia
precisa, un suo stile. Il primo numero, casualmente,
vede la luce proprio nel momento in cui i governi
locali a guida Ds sono nell’occhio del ciclone”
per i rapporti intrapresi con la holding dei fratelli
Liguori, l’impresa che aveva monopolizzato
gli appalti per la forestazione in provincia di
Salerno.
Il nuovo giornale che si è già imposto
in tutto il comprensorio picentino, ha tutte le
carte in regola per crescere, anche in virtù
di una impostazione incisiva che privilegia l’approfondimento
dei fatti e si oppone alle logiche logore del
solito periodico contenitore. Ironico e tagliente
nella critica a un certo modo di gestire la cosa
pubblica e nei confronti degli amministratori
diessini del territorio, coinvolti a vario titolo
nello scandalo della riforestazione, il periodico
si appresta a lanciare una serie di inchieste
volte a scandagliare aspetti poco noti dell’affaire
sulla base di delibere ed atti amministrativi.
Promemoria intende dare la parola anche agli operai
forestali,che vedono compromesso il loro futuro
lavorativo e che sono le uniche “vittime”
del terremoto politico e giudiziario che ha sconvolto
i governi locali.
Il pluralismo qualitativo dell’informazione
e l’autonomia dal potere politico sono tra
gli obiettivi perseguiti dal giornale che, nel
numero in edicola in tutto il comprensorio, offre
per la prima volta ai lettori, passaggi significativi
di atti giudiziari, interventi delle forze politiche
di opposizione e altro ancora.
Da “il Salernitano”
del 30 gennaio 2003
Una recensione del nostro giornale
Il sole non vide mai l'ombra.
Leonardo
PICENTINI
UN WEB GIORNALE DAL TAGLIO CULTURALMENTE ALTISSIMO:
Promemoria
http://www.promemorianews.org/home.htm
Direttore responsabile Walter Brancaccio
UN WEBGIORNALE DA SALVARE
Ne abbiamo visti di posti davvero belli nel nostro peregrinare incessante, in perfetta sintonia gemellare e da sole, degli ultimi due anni (dopo Orléans e Bologna assieme, è toccato conoscere da sole: Ajaccio e Grenoble. Poi ritornare assieme a Parigi, varie altre città francesi, Valenzia, isole varie), ma non abbiamo mai dimenticato le radici: Salerno, Napoli, il Cilento, i Picentini. In questa ultima area ci abbiamo ambientato anche un romanzo che dovrebbe vedere la luce nella prossima estate. È una zona innervata nel cuore, nella pelle, per moltissime ragioni, che non serve elencare. Tuttavia, non sono escluse quelle connesse al popolo che l'abitò, alla attuale voglia di recuperare appieno sia i paesi che le montagne, alla sua geografia, ai suoi dolci con le nocciole, una tipicità straordinaria che ben si abbina ai vini bianchi dell'avellinese, alle passeggiate di Giustino Fortunato.
È stampata a fuoco nella nostra mente la sua frase: Ci si schiuse davanti un'immensa scena tutta luce e colori, che a sovvenirmela ancor oggi, mi ritorna grandissima alla mente come un preludio od un inno d'amore.
Era tutta l'alta valle giffonese del Picentino, già dimora ai longobardi, che ci si offriva magnifica: una valle incantata come la Tempa della favola, ricchissima d'acque, affatto chiusa a ponente...
Si può, volendo approfondire, leggere il contesto in L'Appennino della Campania, Napoli, 1884.
Quel che abbiamo potuto sperimentare in questo periodo è che le aree geografiche, l'aria che vi si respira e vive, la storia, non passano senza lasciare tracce nelle persone.
E oggi abbiamo potuto avere l'ennesima prova della civiltà, del senso della vita e della capacità di mantenere i rapporti, della cultura che permeano la gente dei Picentini: ci siamo imbattute nel web giornale Promemoria, Direttore responsabile Walter Brancaccio. Lo abbiamo contattato per segnalare la citazione di una loro recensione al libro De bello cibico di Antonio Vacca (lo si può leggere qui: http://www.promemorianews.org/home.htm) . Il riscontro è stato immediato. Ciò ci ha gratificato e sorpreso anche per la serenità e cortesia dei toni. Ci è parso inevitabile prestare più attenzione al giornale: è davvero ben fatto e di facile consultazione. Lo leggeremo con costanza, anche per mantenere i rapporti con quella terra, con quella gente, con quella cultura. Per non perderci di vista. Per non perdere la vera Luce: la Cultura di quella zona, protetta da una invisibile eppure indistruttibile corazza, così come tentano di fare le brattee e i gusci con il frutto delle nocciole.
di ALESSIA E MICHELA ORLANDO su: Napolimisteriosa-autori; anelloletterario; circolo delle arti; PaperBlog.
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