Borsa Verde: Dal sostegno del Ministro Pecoraro Scanio alle polemiche di Valiante e Cennamo.
“La Borsa Verde dei Territori Rurali Europei, giunta alla sua quarta edizione, si conferma quest’anno quale punto di riferimento per la promozione del turismo naturalistico ed ambientale per l’intero Mezzogiorno arricchendosi ogni anno di nuove ed autorevoli presenze, anche di carattere europeo”. Lo ha scritto il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare Alfonso Pecoraro Scanio nella missiva fatta giungere al Presidente Angelo Villani ed al Commissario del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano Giuseppe Tarallo durante la cerimonia di inaugurazione della IV edizione. “La Borsa Verde rappresenta, infatti, un modo originale ed innovativo di puntare l’attenzione sui temi dell’ambiente e della natura, che sono una grande ricchezza per il nostro Paese e che possono rappresentare anche una importantissima opportunità di sviluppo economico ed occupazionale per tante aree italiane”. Detto che “Per improvvisi impegni istituzionali, con mio grande rammarico non mi sarà possibile essere presente così come programmato all’inaugurazione della Borsa”, il Ministro dice: “Voglio che sappiate, però, che, in ogni caso, la manifestazione gode del più ampio sostegno e del plauso del Ministero dell’Ambiente e che oggi sono idealmente con tutti voi”. Il Presidente Angelo Villani ha aggiunto: “L’andamento non positivo dei flussi turistici nel 2007 ci ha convinti a puntare su segmenti di nicchia per valorizzarli e renderli trainanti in maniera complementare al segmento balneare. La Borsa Verde è un evento sul quale si concentrano sforzi ed aspettative: la strategie e la sfida consistono nel mettere in contatto il movimento della costa del Cilento con le grandi potenzialità attrattive dell’interno”.
In mattinata convegno sulla programmazione negoziata in agricoltura, esperienze realizzate ed orientamenti futuri. Ha aperto l’assessore provinciale all’Agricoltura Corrado Martinagelo: “Ringrazio la Regione per aver scelto la Borsa Verde per illustrare i risultati regionali sulla programmazione negoziata in agricoltura. Fino ad oggi la programmazione negoziata in agricoltura ha puntato l’attenzione sui programmi Leader del Por 2000- 2006 che hanno incoraggiato e aiutato i progetti rurali con interventi nel settore dell’agricoltura, turismo e artigianato. Ma le prospettive future del programma 2007 – 2013 sono ancor più interessanti. Molte le novità sia per il turismo rurale che a sostegno delle filiere agricole. Saranno principalmente due i punti nevralgici della prossima pianificazione incentrata sul doppio sistema di incentivazione per enti locali e imprese: da una parte si creeranno bandi regionali per le singole iniziative, dall’altra si sosterranno processi di aggregazione territoriale per le aree svantaggiate”. Ha poi lanciato la proposta per un “nuovo sistema di sostegno istituzionale” che punti “ad un patto per la qualità della spesa”.
Al convegno successivo sul tema “Le aree rurali: risorse per il Mezzogiorno ed il Paese, il vice presidente della giunta regionale Antonio Valiante ha polemizzato: “Bisogna togliere di mezzo la politica degli arredi urbani, delle piazze e dei marciapiedi per realizzare, finalmente, quelle che assicurino sviluppo ed attraggano capitali privati: la regione lo sta facendo nei settori della intermodalità e della portualità”.
Al talk show sul tema “Il pesce e la dieta mediterranea, elementi essenziali dell’offerta turistica del futuro”, il parlamentare europeo Alfonso Andria ha affermato: “Urge la creazione di una Guardia Costiera Europea che abbia diverse funzioni soprattutto nel contrasto alla pesca di frodo”. L’assessore provinciale al ramo Carmine Cennamo ha rafforzato: “Bisognerebbe pensare seriamente alla istituzione dell'Osservatorio nazionale sul pesce azzurro, da realizzare a Cetara, in Costiera Amalfitana”. Ha poi duramente criticato il commissario europeo Borg. 'Il settore della pesca attraversa il periodo peggiore degli ultimi cento anni ed il commissario pensa di contrastare la pesca illegale con una serie di adempimenti burocratici, che potrebbero aggravare ulteriormente i problemi del settore'. 'Per stessa ammissione del ministro Paolo De Castro, negli ultimi cinque anni si sono persi oltre 15.000 posti di lavoro nel settore della pesca e per contrastare la pesca illegale il consiglio dei ministri dell'Ue il prossimo 28 ottobre discuterà una risoluzione che obbligherebbe i pescherecci che battono bandiera di Paesi terzi a dichiarare, certificare alle autorità portuali, che il loro pescato è frutto di una pesca legale, altrimenti oltre alle sanzioni non sarà possibile sbarcare quanto è stato pescato'. Secondo Cennamo “è come se al posto degli autovelox, si chiedesse all'uscita delle autostrade una dichiarazione agli automobilisti, dovendola prendere per buona, di non aver superato i limiti di velocita; o chiedere ad un ubriaco al volante di fare una dichiarazione di non aver bevuto, invece di sottoporlo al test del palloncino''. La Provincia di Salerno intende proporre alla deputazione della Commissione Pesca del Parlamento Europeo, attraverso una richiesta di audizione, “la valutazione del riallineamento dei vincoli tra le diverse legislazioni dei Paesi europei” mentre le Commissioni Agricoltura della Camera e del Senato, saranno sollecitate “attraverso una richiesta di pubblica audizione, ad approvare una risoluzione che preveda: il taglio del cuneo fiscale anche per i lavoratori stagionali della pesca; l'uso del biodiesel generalizzato su tutti i pescherecci; la creazione di un fondo per l'accesso al credito della piccola pesca”. L'assessore ipotizza anche la creazione della sezione “mare” della Polizia Provinciale, “con funzioni di controllo delle coste Salernitane” “De Castro vuole farci credere che in una giornata hanno avviato a soluzione i problemi della pesca in Italia; ho incontrato moltissimi pescatori a Vallo della Lucania in occasione di Borsa Verde e devo dire che la base non ha recepito nessun cambiamento”, ha dichiarato Marcello De Angelis (AN), capogruppo nella commissione Agricoltura del Senato della Repubblica.
“Ho apprezzato invece moltissimo le proposte formulate dall’assessore provinciale di Salerno, Carmine Cennamo, che davvero puntano a risolvere i problemi, innanzitutto quello di una razionalizzazione in tutti i paesi Europei di tutti i vincoli per i pescatori”. Infine il parlamentare Tommaso Pellegrino: “L’impegno, a Roma, è tutto volto a risolvere i problemi dei pescatori. Ci incontreremo con la Commissione Europea”.