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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

V edizione, al taglio del nastro Valiante a Villani: “Impantanato il progetto Ospitalità da favola”. Polemica con i ristoratori della costa: “Dieta mediterranea? Propongono vini toscani o del Friuli…”.

Non sono mancate le polemiche all’inaugurazione (con tanto di taglio del nastro) della V edizione della Borsa Verde dei Territori Rurali Europei. A Vallo della Lucania il vice presidente della giunta regionale Antonio Valiante ha difeso la Dieta Mediterranea affondando il colpo nei confronti di alcuni ristoratori locali “che fanno trovare sia in costiera Cilentana che Amalfitana i vini del Friuli o della Toscana”. Ha poi detto: “Altro che Dieta Mediterranea, a volta qui manca la cultura delle valorizzazione dei prodotti di nicchia tipici del nostro territorio”. Al successivo convegno dal tema “Turismo Ambientale, rurale, enogastronomico: lo stato dell’arte”, moderato dal giornalista Rai Carlo Raspollini, ha poi svelato, guardando il presidente della Provincia Villani: “Il progetto Ospitalità da Favola presentato dalla Provincia fu finanziato dalla Regione nella speranza che, realizzandosi compiutamente, avrebbe garantito una dotazione maggiore di posti letto. Invece il progetto si è impantanato, bloccato da divergenze locali e da interessi contrapposti”. Duro anche contro alcune amministrazioni locali ree “di favorire le costruzioni di edilizia privata sulla costa invece che la nascita di alberghi”. L’auspicio: “I casali cilentani non hanno nulla da invidiare a quelli toscani. In più hanno il mare a quattro passi: non utilizzare la risorsa-turismo nel suo segmento più pregiato, quello di nicchia afferente alla riscoperta della ruralità e del naturalismo sarebbe delittuoso”. Stuzzicato, parla poi dell’emergenza rifiuti: “Il Presidente del Consiglio afferma che l’emergenza non c’è più… Mi attengo alle sue parole ma in cuor mio auspico che la crisi si fermi in Campania. Lombardia e Veneto oggi d’improvviso decidono di ospitare i rifiuti campani dopo aver rifiutato la stessa soluzione qualche mese fa. A loro ricordo che, attraverso la camorra, ci hanno inondato con i fiumi di immondizia inquinante”. Sugli impianti: “A Salerno si farà, è previsto nel piano del Governo. Il rischio è che si allunghino i tempi”. Villani ha aggiunto: “I dati dell’E.P.T. raccontano di un -3% estivo di presenze in Costiera Amalfitana e di un -15% in Cilento, pur non considerando i B&B ed le case in fitto. Il salernitano detiene il 33% di turismo campano, investire sulla destagionalizzazione e sulla valorizzazione delle risorse culturali e paesaggistiche è obbligatorio da parte degli enti pubblici perché il Cilento dovrà caratterizzarsi per questo tipo di attrazione. In altre realtà territoriali provinciali, ad esempio, è il caso di cambiare radicalmente vocazione: Nell’Agro, ad esempio, tra Sarno e San Valentino Torio, alle porte di Pompei, sarebbe opportuno creare una Eurodisneyland locale”.

 
 
 
 
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