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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Andria (PD) presenta in Commissione Agricoltura al Senato una risoluzione sul settore castanicolo.

insetto

Nel comparto agricoltura del Paese il settore castanicolo è significativo e diffuso in varie realtà regionali: in Italia vengono prodotti mediamente 60 milioni di chilogrammi di castagne all’anno, di cui circa il 50% in Campania, il 18% in Calabria, il 16% nel Lazio e quantità più ridotte in Toscana, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna. Da qualche anno, però, il settore è in crisi anche per effetto dell’attacco ai castagni ad opera di un insetto noto come “cinipide galligeno”, che riduce sensibilmente la produzione dei frutti sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo e pregiudica la stessa sopravvivenza delle piante.Anche in seguito all’allarme lanciato dagli operatori, il sen. Alfonso Andria ha presentato in Commissione Agricoltura al Senato, di cui è Vice Presidente, una risoluzione che mira a sollecitare il Governo ad assumere una serie di interventi urgenti a tutela del settore.La risoluzione è sottoscritta e sostenuta dall’intero Gruppo PD in Commissione Agricoltura: alla firma di Andria seguono quelle dei Sen. Leana Pignedoli (Capogruppo), Maria Antezza, Maria Teresa Bertuzzi, Coloma Mongiello, Franco Monaco, Flavio Pertoldi, Nino Randazzo.A giudizio del PD è indispensabile porre in attuazione il Piano Castanicolo Nazionale, di recente – come si legge nel documento - approvato dalla Conferenza Stato-Regioni, previo l’accordo maturato tra il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ed i Rappresentanti del Tavolo di filiera nazionale del castagno, al fine di far fronte all’emergenza in atto provocata dal cinipide galligeno. Tuttavia sarebbe altresì necessario prevedere specifici sostegni volti a tutelare le aziende e i posti di lavoro a rischio. Valga per tutti l’esempio della Campania (segnatamente delle province di Salerno, Avellino e Caserta), regione nella quale il settore assorbe circa 30 mila occupati in 5 mila aziende, considerato che quella Regione detiene il sistema agroindustriale di trasformazione delle castagne più importante del mondo.Con la risoluzione Andria si chiede al Governo di operare in raccordo con le Regioni al fine di garantire massima tempestività negli interventi con particolare riguardo al finanziamento e all’attivazione del Piano Castanicolo Nazionale, integrandolo con ulteriori azioni e misure a sostegno della castanicoltura, anche attraverso indennizzi e sgravi fiscali, nonché prevedendo le medesime coperture assicurative che garantiscono altri settori del comparto agricolo. Ma non solo. Nella risoluzione si sollecita il Governo a garantire la tutela delle aziende e dei posti di lavoro a rischio mediante specifici sostegni e predisporre una strategia (essenzialmente e preferenzialmente basata sulla lotta biologica), che in tempi ragionevolmente brevi sollevi il comparto castanicolo dall’attuale grave ulteriore crisi che soffre per effetto dell’attacco alle piante del “cinipide galligeno”.Infine, si chiede l’inserimento della castagna nel segmento della frutta in guscio, allo scopo di ottenere adeguati specifici aiuti al settore, rivendicandoli in sede di negoziato della riforma della PAC e di valutare l’opportunità di uno specifico strumento legislativo che disciplini i risarcimenti da corrispondere ai produttori le cui colture siano state danneggiate dal parassita o che abbiano registrato perdite di prodotto.

 
 
 
 
 
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