La Cia di Salerno promuove un progetto pilota sulle nocciole del picentino
Il settore corilicolo campano e le nocciole del picentino sono al centro di un progetto pilota elaborato da Gigino Zito della Cia di Salerno e presentato dall’Associazione “Aziende Agricole dei Picentini onlus” con sede nel comune di San Cipriano Picentino. Si tratta di un ulteriore, significativo tassello di un impegno di studio e di ricerca legato allo sviluppo e alla promozione di un settore strategico della nostra agricoltura. Lo scopo del progetto consiste in un articolato programma di ”assistenza gestionale e consulenza tecnica corilicola” per:
sviluppare azioni di supporto e di orientamento per assicurare il pieno ed efficace coinvolgimento delle aziende agricole associate a conformarsi alla normativa comunitaria in materia di ambiente, sanità pubblica, salute delle piante e sicurezza sul lavoro ;
ricercare soluzioni a specifici problemi prevalentemente economici, organizzativi e gestionali;
risolvere specifici problemi di natura prevalentemente tecnica, di impatto ambientale, di efficienza produttiva, di miglioramento qualitativo, di organizzazione dell’offerta, ecc.;
favorire il mantenimento della corilicoltura collinare dei monti Picentini,area particolarmente sensibile dal punto di vista ambientale e di difesa del territorio.
Per l’attuazione del progetto tutte le aziende agricole salernitane associate alla Cia (i gli agricoltori) saranno oggetto di indagini conoscitive e di interviste sul campo con una pluralità di interventi finalizzati a determinare il contesto di riferimento e l’analisi del gap formativo. Tradotto in termini operativi, la struttura tecnica e un'equipe tecnica (agronomi, esperti nei processi di qualità, esperti fiscali, esperto in sicurezza sul lavoro, consulente finanziario, docenti) dovrà gestire contemporaneamente diverse sorgenti di conoscenza atte a migliorare l’efficienza dell’impresa, la riduzione dell’impatto ambientale dei sistemi produttivi e l’opportunità di passare dall’agricoltura convenzionale a quella biologica.
Si passerà poi alla fase di una serie di interventi che la struttura tecnica è in grado di offrire agli agricoltori della filiera corilicola, riuniti in un'Associazione, senza fini di lucro. La struttura si offre come punto di riferimento, come sostegno tecnico, promozionale e formativo, per raccogliere dati e indicazioni “sul campo”, attraverso incontri tematici, seminari e formazione tecnica. Riassumiamo, di seguito, i singoli interventi indicati nel Programma di consulenza e di assistenza tecnica corilicola.
Il primo intervento riguarda la verifica dello stato di conformità alle norme europee e alla legislazione in materia di sicurezza sul lavoro per le attività delle aziende agricole. Il secondo intervento riguarderà la riduzione di prodotti chimici in agricoltura (pesticidi, erbicidi, fertilizzanti) in un’ottica anche di valorizzazione commerciale con l’obiettivo di favorire la conversione al biologico. Saranno realizzati anche dei campi sperimentali di dimostrazione pratica di tecniche di agricoltura biologica. Il terzo intervento punta decisamente al miglioramento dell’immagine del prodotto,attraverso l’adozione dei requisiti di rintracciabilità della filiera del prodotto , il Sistema di Gestione Qualità UNI ISO 9001-2000, il Sistema di Gestione Ambientale UNI EN ISO 14001:2004, il Sistema di Gestione della Sicurezza Alimentare ISO 22000:2005. Al di fuori del linguaggio tecnico- burocratico, tutte queste certificazioni consegneranno virtualmente al consumatore la “certezza di sicurezza alimentare” che garantisce anche una valida promozione del prodotto. Altri interventi riguardano il miglioramento ed incremento dell’efficienza e del rendimento complessivo aziendale, la consulenza circa il corretto impiego dei prodotti fitosanitari e il miglioramento qualitativo della produzione delle nocciole. Un’attenzione particolare è stata riservata alla celebre Tonda di Giffoni.
L’Associazione vuole realizzare un progetto di implementazione e comunicazione di un Sistema di Tracciabilità on line per la nocciola “Tonda di Giffoni” teso a creare un sistema innovativo di gestione delle informazioni finalizzate alla tracciabilità lungo la filiera e di un portale web rivolto agli attori coinvolti nel sistema (Produttori, trasformatori, distributori, consumatori ed enti di certificazione.
Il progetto rappresenta uno dei primi, costruttivi passaggi strategici per il raggiungimento degli obiettivi di efficienza gestionale delle imprese e della competitività delle imprese. Un progetto globale ed integrato, di alto profilo, per un ‘agricoltura sicura e di qualità e per la valorizzazione della filiera corilicola. Il progetto nocciolo è stato presentato il 30 aprile per una richiesta di finanziamento sulla misura 115, lettera b, del PSR Campania 2007-2013.
In breve gli obiettivi specifici:
Adeguamento ai Criteri di gestione Obbligatori;
Adeguamento alle Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali
Miglioramento della salute e della sicurezza sul lavoro
Riduzione dell’impatto ambientale dei sistemi produttivi
Miglioramento della qualità e all’immagine del prodotto;
Miglioramento della logistica organizzativa delle aziende agricole;
Miglioramento dei servizi di assistenza tecnica per favorire la conversione al biologico;
Individuare nuovi canali commerciali e consolidare quelli esistenti;
Ideazione e sperimentazione di nuove tipologie commerciali del prodotto,
Promozione dei sistemi di rintracciabilità, qualità, certificazione di qualità ed ambientale
Miglioramento ed incremento dell’efficienza gestionale;
Ricorso agli strumenti informatici e alle metodologie di valutazione economico-contabile.
LA “TONDA DI GIFFONI” IGP: L’ORO DEL PICENTINO
Il territorio di Salerno è sede della varietà nocciola “Tonda di Giffoni” prodotto con caratteristiche uniche, per l’intrinseca qualità e le specifiche proprietà organolettiche. La Tonda di Giffoni nasce in un territorio, quello compreso tra la valle del Picentino e la Valle dell’Irno che rappresenta, nell’ambito della provincia di Salerno, una zona interna con caratteristiche peculiari sia in termini di fertilità del suolo che di valenza strategica. Il nocciolo caratterizza fortemente questo paesaggio in tutte le sue aree, da quelle di fondo valle a quella di collina. Immensa e suggestiva in tutta la sua radiosa bellezza, appariva la “Valle della Nocciola” ad uno dei padri del pensiero politico meridionalista: Giustino Fortunato insigne scrittore ed uomo politico italiano, deputato e senatore tra la fine dell’800 e l’inizio del 900. Complessivamente il territorio caratterizzato da questa coltura mostra una netta prevalenza della nocciola in terreni montuosi e di media collina per l’85%, mentre il residuo 15% è in fondo valle. La zona di produzione della “Tonda di Giffoni” comprende l’intero territorio dei comuni di Giffoni Valle Piana, Giffoni Sei Casali, San Cipriano Picentino con Fisciano , Calvanico, Castiglione dei Genovesi, Montecorvino Rovella. Sono inoltre parzialmente interessati da questa coltura, i comuni di Baronissi, Montecorvino Pugliano, Olevano sul Tusciano, S. Mango Piemonte, Acerno. Una considerevole porzione del territorio ricade in area protetta del Parco regionale dei Monti Picentini. La dimensione media aziendale nell’area della “Tonda di Giffoni” è di 2,33 Ha, con aziende con meno di 2 Ha di Superfice Agricola utilizzata (SAU) che rappresentano il 74% del totale e con quelle di oltre 50 Ha che rappresentano solo lo 0,2% del totale. La quasi totalità delle imprese agricole viene condotta direttamente dal coltivatore (98%) e con manodopera prevalentemente famigliare (92%). Il 38% circa dell’utilizzazione della SAU del territorio nei 12 comuni, è legata alla coltivazione del nocciolo Sul territorio sono attive ben 115 aziende biologiche, e ben 28 aziende agrituristiche, ben 140 imprese alimentari , che riguardano soprattutto il comparto di produzione di oli e grassi animali e vegetali, quello dell’industria lattiero casearia e dei gelati. L’industria alimentare legata alla lavorazione della nocciola è assente, essa è delegata a sole attività artigianali legate alla pasticceria.
La Campania è la prima regione italiana nella produzione di nocciole (54.000 t. nel 2004) e nella provincia di Salerno (6.500 t), il 90% circa della produzione è costituito dalla Tonda di Giffoni, coltivata su circa 2600 ettari. 1200 circa sono le aziende agricole dedite a questa coltivazione, e si può valutare in 4000 unità l’occupazione agricola da essa generata. Va sottolineato che durante il periodo di raccolta gli addetti alla coltivazione sfiorano il doppio. La corilicoltura nel giffonese ha stretto un legame indissolubile con l’ambiente di produzione: la nocciola è ormai l’icona distintiva di tale località nel mondo, divenendone anche l’emblema del già rinomato e cospicuo paniere di prodotti agroalimentari tipici salernitani. La destinazione privilegiata è stata da sempre il canale dell’industria dolciaria trasformatrice, ma proprio la qualità e la specificità del frutto hanno fatto sì che si va sviluppando sempre di più la filiera corta del consumo che può offrire migliori risultati anche economici ai produttori e allo stesso marchio IGP. Il 90% della produzione viene utilizzata dall’industria, mentre solo il restante 10% è assorbito dal consumo diretto. La produzione è di circa 70.000 ql.annui, rispetto alla produzione massima ammissibile da disciplinare di 80.000 ql.
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