Manovra: andria(pd), ”agricoltura tradita”.
"In una condizione di pesante crisi economico-finanziaria, non si investe sull' agricoltura, ignorandone le esigenze e mortificando la dignità professionale di quanti vi operano: un'ulteriore gravissima penalizzazione del comparto". Lo dichiara il senatore del Pd Alfonso Andria intervenendo in Aula, a nome del Gruppo PD durante il dibattito sulla manovra economica. "La complessiva riduzione degli stanziamenti per il triennio anni 2011 -2013 è di 58,2 milioni di euro, di cui oltre i due terzi riguardano investimenti. A questi vanno poi sommati i tagli già operati in sede di approvazione del bilancio e della Finanziaria 2010, che avevano già prodotto la riduzione di un quinto degli stanziamenti (cioè -20%) rispetto al 2009. Rileviamo anche un ulteriore danno al comparto attraverso la soppressione di alcuni Enti che curano la ricerca applicata all'agricoltura. Emblematico, quanto inspiegabile è il caso dell'ENSE (Ente Nazionale Sementi Elette) che non pesa sul bilancio dello Stato e che, per giunta, è in attivo". "Fatta eccezione solo per il beneficio della CIGS, esteso al settore pesca, grazie all'originario emendamento del Gruppo Pd, si ha netta la percezione - fa notare Andria - di una noncuranza della sofferenza del Settore Primario da parte del Governo, purtroppo assecondata dalla maggioranza per mera necessità politica. E questo accade mentre si registra una situazione veramente preoccupante, se è vero - come è vero - che il calo dei redditi agricoli in Italia nel 2009 è risultato del 25% e cioè esattamente il doppio del 12,5 % nell’Unione Europea. L’Italia è il secondo paese ad aver subito un così massiccio calo del reddito agrario". "Sarebbe stato perciò legittimo - afferma Andria - attendersi da un provvedimento che si occupi anche di competitività economica una risposta seria alle problematiche del comparto, mettendo in campo una politica tesa per un verso a fronteggiare l’emergenza e per l’altro a costruire un piano mirato di ammodernamento e di rilancio competitivo".
Sulla questione delle quote latte Andria aggiunge poi: "la Commissione Bilancio, per un sol voto, ha approvato l’emendamento del Relatore 40.1000 (Testo 2) che prevede la sospensione fino al 31.12.2010 del versamento delle rate relative ai debiti pregressi sulle multe delle quote latte. Un bel premio agli allevatori furbi e “splafonatori”, un ulteriore danno agli allevatori onesti ed oltretutto, uno sfregio alle regole ineludibili della Commissione Europea. Per comprendere fino in fondo la gravità dell’accaduto, basterà ricordare che il Ministro Galan aveva minacciato le dimissioni se fosse passato quell’emendamento. Attendiamo l’evolversi degli eventi per riservarci, poi, un complessivo giudizio su tutta intera questa inquietante questione! Noi continueremo perciò la nostra battaglia, senza tregua".
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