Orlotti al timone della Cia
Antonio Orlotti eletto dall’assemblea provinciale alla guida della confederazione
La Confederazione Italiana Agricoltori di Salerno ha un nuovo presidente. Nel corso dell’assemblea elettiva provinciale che si è tenuta sabato 25 febbraio presso l’agriturismo “Il Fontanone” a San Cipriano Picentino, è stato eletto con una grande maggioranza Antonio Orlotti, 46 anni, noto imprenditore agricolo di Capaccio-Paestum impegnato nel settore zootecnico, nella Cia fin dal 2000, presidente della Cooperativa Paestum e della cooperativa “dalla Terra alla Tavola” per la vendita diretta dei prodotti. Orlotti ha ottenuto 32 voti a favore su 41 votanti (due gli astenuti) mentre 9 voti sono andati all’altro candidato alla presidenza Ivan Peluso titolare di un azienda vivaistica. Sono intervenuti, tra gli altri, il Presidente nazionale della Cia Giuseppe Politi, il Coordinatore della Giunta nazionale Cia Alberto Giobetti, il direttore regionale Cia Mario Grasso. Orlotti sostituisce alla guida della Cia di Salerno Domenico Oliva che ha rassegnato le dimissioni, insieme alla Giunta provinciale, prima della scadenza naturale del mandato per accelerare il processo di autoriforma della Confederazione che prevede che il ruolo di massima rappresentanza sia affidato ad un imprenditore agricolo. A presiedere i lavori, il presidente uscente Domenico Oliva, che è stato designato a ricoprire la carica di direttore della Cia di Salerno. L’elezione di Orlotti è l’ultimo atto di un serrato confronto avvenuto nelle assemblee di zona dove i candidati hanno esposto programmi e strategie per il futuro.
“Si apre una seconda fase per la Cia Salerno, dobbiamo pensare ad azioni tese a dare nuovo slancio e vigore all’organizzazione per diventare ancora più forti. Aumentando il numero degli iscritti e la partecipazione degli imprenditori agricoli alla vita dell’organizzazione, per diventare attori principali nella determinazione delle politiche agricole sul territorio” ha affermato nel suo primo discorso il neo- presidente. Nonostante il momento critico per la nostra agricoltura - ha proseguito il neo eletto presidente - passando in rassegna le problematiche relative ai diversi comparti, dal settore zootecnico a quello ortofrutticolo “che vive una crisi profonda”, Antonio Orlotti si è tuttavia dichiarato “ottimista” sulle possibilità di rilancio del comparto agricolo, assegnando una mission importante alla confederazione nella valorizzazione delle produzioni di eccellenza, nello sviluppo della qualità dei prodotti, nella vendita diretta e nella diversificazione e certificazione dei prodotti. Da molti anni la Cia di Salerno è impegnata nella battaglia contro la filiera lunga e il peso crescente e fagocitante della grande distribuzione. La filiera lunga è uno dei problemi più gravi e urgenti che l’agricoltore si trova ad affrontare. Il neo-presidente della Cia ha parlato a lungo della vendita diretta (e delle Piccole Produzioni Locali) “come uno strumento molto utile e da non sottovalutare per rispondere alla crisi economica e di reddito degli agricoltori”. Tra gli obiettivi prioritari Orlotti che essendo un importante allevatore della filiera lattiero-casearia si è anche soffermato sulle relazioni con la Centrale del Latte di Salerno “bisogna aumentare i quantitativi di latte per la Centrale”, e ha denunciato il potere abnorme della Grande Distribuzione Organizzata lanciando un proposta affatto velleitaria agli enti locali. “Quando si rilascia un'autorizzazione per realizzare un grande centro commerciale – ha concluso Orlotti - si potrebbe reclamare, con apposita convenzione, degli spazi all’interno del centro commerciale,dove possono essere promosse,valorizzate e commercializzate le produzioni agroalimentari del territorio”. Al termine dei lavori, conclusi dal presidente nazionale della Cia Giuseppe Politi, il nuovo presidente della Cia ha ringraziato l’assemblea e il presidente uscente Domenico Oliva per la fiducia espressa nei suoi confronti.
Walter Brancaccio
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