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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Proclamato lo stato di agitazione degli allevatori salernitani

domenico oliva

Ieri si è svolta, nel Comune di Campagna, un'assemblea di allevatori di bovini da latte, nel corso della quale sono state affrontate le varie problematiche che stanno interessando la zootecnia salernitana. In particolare, nei numerosi interventi degli allevatori presenti, è stata evidenziata l'impossibilità a poter continuare l'attività imprenditoriale con il prezzo attualmente pagato per un litro di latte prodotto. I toni accorati con i quali gli allevatori hanno inteso esprimere le proprie difficoltà e denunciare lo stato in cui versa la zootecnia da latte salernitana, testimoniano dell'impossibilità di proseguire in un'attività che produce perdite, anzichè utili. I costanti aumenti delle materie prime, degli oneri sociali e contributivi, i sempre più stringenti adempimenti burocratici, non consentono più agli allevatori di produrre latte ad un prezzo che si attesta intorno ai 0,40 centesimi al litro. La Confederazione italiana agricoltori, che ha preso parte all'assemblea degli allevatori con la presenza del Presidente provinciale, Domenico Oliva, e di quello regionale, Generoso Cucino, accompagnerà gli allevatori nella loro sacrosanta azione di protesta e di rivendicazione ad ottenere un prezzo del latte più alto di quello attualmente pagato. E' giusto che l'opinione pubblica sappia che nella tazza di latte che quotidianamente accompagna  la nostra colazione, ci sono il sudore e la fatica di tanti allevatori salernitani che iniziano il proprio lavoro alle 4 del mattino, per garantire a tutti i consumatori un latte fresco e di alta qualità. E' mortificante, per un allevatore, sapere che il costo di un caffè bevuto al bar è l'equivalente del prezzo a lui pagato per produrre due litri di latte. L'assemblea si è conclusa con la decisione, adottata all'unanimità, di proclamare lo stato di agitazione del settore, considerato che i tentativi  fatti con gli attori della filiera per ottenere un aumento del prezzo del latte di 5 centesimi non hanno sortito effetti.  Pertanto, a partire da giovedì della prossima settimana, gli allevatori salernitani non consegneranno più il latte prodotto dalle loro mucche, fino a quando il prezzo  non sarà aumentato dei 5 centesimi richiesti.

 
 
 
 
 
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