Sospeso lo stato di agitazione degli allevatori salernitani
Comunicato stampa congiunto di Cia, Coldiretti,Confagricoltura e Centrale del Latte
I rappresentanti delle tre Confederazioni agricole – CIA, Coldiretti e Confagricoltura - ed i vertici della Centrale del Latte si sono riunite ieri 19 ottobre per verificare le possibilità di riprendere il negoziato sulla vertenza apertasi in relazione alla richiesta da parte degli allevatori di un aumento del prezzo del latte alla stalla, richiesta che la Centrale ha ritenuto non accoglibile se non a seguito di una revisione del meccanismo di determinazione del prezzo medesimo. L’incontro, reso possibile dal senso di responsabilità delle parti e dal comune interesse a scongiurare gli ulteriori irrigidimenti di posizione che sarebbero inevitabilmente conseguiti alla manifestata volontà degli allevatori di interrompere le forniture di latte alla Centrale a partire dal 21 ottobre, ha consentito di definire lo spazio e le premesse per un rilancio del negoziato e, pertanto, per la sospensione delle azioni apertamente conflittuali. Le parti, infatti, nel rinnovare la comune percezione della natura imprenditoriale del rapporto, hanno concordato di affidare ad un apposito negoziato la individuazione di un meccanismo di remunerazione che superi la rigidità di un prezzo che, nell’attuale regime di intese, ha durata almeno annuale e ne agganci invece l’andamento a parametri che, pur tenendo conto delle specificità delle diverse zone d’origine, siano rappresentativi del mercato di latte crudo sul piano nazionale. E’ comune intento delle parti definire in tale ambito anche una misura di compensazione specifica per gli allevatori della Provincia di Salerno che, attraverso la individuazione di un margine di maggiorazione del parametro prescelto, tenga conto di maggiori onerosità risultanti dal confronto con altre realtà territoriali. Il negoziato, che su espressa richiesta della Centrale si è reso possibile grazie alla sospensione di ogni annunciata azione di protesta, partirà nei prossimi giorni con l’obiettivo di definirne l’esito entro un termine che non vada oltre la fine del corrente mese e con la ulteriore premessa, ad accordo definito ed operante, di farne retrodatare le eventuali variazioni alla decorrenza del 21 ottobre 2010.
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