Colti in flagranza di reato altri 3 bracconieri tra la piana del sele e roccadaspide: abbattevano specie protette .
Il Nucleo Guardie Ambientali - WWF Salerno comunica il resoconto dell’attività di vigilanza venatoria effettuata nella giornata di domenica 23 novembre. Partita alle prime luci dell’alba una nuova operazione antibracconaggio delle guardie ambientali del Nucleo WWF di Salerno, che hanno pattugliato la Piana del Sele tra Eboli e Serre e buona parte del territorio di Roccadaspide. I due gruppi, guidati dai coordinatori provinciali Alfonso Albero e Fabrizio Lullo, hanno concentrato i rispettivi controlli nei confronti dei reati contro la fauna protetta migratoria, che proprio in occasione dei primi freddi, attraversa massicciamente i nostri territori. E’ stato così che in località Jonta Alta, nel comune di Serre, veniva sorpreso un cacciatore della provincia di Napoli, mentre cacciava a poche decine di metri dal fiume Calore, in piena Riserva Naturale Foce-Sele-Tanagro. Subito dopo gli agenti fermavano un altro cacciatore, mentre frettolosamente si era avvicinato alla propria auto, trovandolo in possesso di fauna illegalmente detenuta (numerosi esemplari di fringuello), alcune cartucce a palla non denunciate e un richiamo acustico vietato. Lo stesso cacciatore, originario di Battipaglia, risultava anche recidivo, in quanto qualche anno prima era stato condannato per l’uso di richiami vietati nello stesso luogo. Richiesto il supporto dei Carabinieri della locale Stazione di Borgo Carillia, coordinati dal Maggiore Risi e comandati dal M.llo capo Cardiello, i cacciatori venivano invitati a recarsi in caserma per procedere al sequestro dei fucili e della fauna protetta. Nello stesso momento, a poche decine di chilometri di distanza, il secondo gruppo di guardie WWF, sorprendeva un cacciatore in agro di Roccadaspide in possesso di circa 50 esemplari di avifauna abbattuta, quasi tutti appartenenti a specie particolarmente protette (pispole, ballerine, ecc.). Il bracconiere, di origini padane, confidava agli agenti di praticare regolarmente quel tipo di caccia per realizzare la famosa “polenta con gli osei” piatto tipico delle regioni del nord. Ancora una volta il WWF Salerno vuole ricordare a tutti i cacciatori che l’uso dei richiami acustici è vietato e costituisce illecito penale, come pure cacciare all’interno della fascia dei 150 metri dalle sponde dei fiumi Sele, Calore e Tanagro, poiché compresi all’interno della Riserva naturale regionale. Denunciamo altresì l’incomprensibile abitudine di alcuni cacciatori che, pur di soddisfare un bisogno viscerale, sparano a qualunque cosa gli capiti a tiro di doppietta. Le specie di passerifomi protette, spesso vittima di questi atti di bracconaggio, versano già in notevoli difficoltà a causa sia dalla riduzione degli habitat naturali, che della competizione con altre specie predatrici, come i corvidi.
UFFICIO STAMPA
WWF SALERNO