Andria (PD) interviene in Aula sull’emergenza rifiuti in Campania:
“CIP6 per l’impianto di termovalorizzazione di Salerno e no ad una
seconda discarica a valle della Masseria”.
“Siamo di fronte ad un provvedimento fortemente segnato dalla eccezionalità e dalla straordinarietà. La prima osservazione è relativa alla necessità di estendere il sistema di incentivi cosiddetto CIP 6 agli impianti di Termovalorizzazione a Salerno ed in Campania. Soltanto attraverso la concessione di un incentivo del genere potranno essere attratti capitali privati mediante la finanza di progetto”. E’ stato questo uno dei passaggi salienti dell’intervento svolto dal Sen. Alfonso Andria (PD) stamane in Aula sul dibattito relativo al Decreto Legge sull’emergenza rifiuti in Campania.“Comprendo bene – ha sottolineato Andria - che si tratta di calibrare adeguatamente una previsione di tal genere, ma evidenzio che siamo di fronte ad una condizione imprescindibile senza la quale la realizzazione di questi impianti verrebbe posta seriamente a repentaglio, lasciando per conseguenza che permangano criticità ed emergenze”.
Alfonso Andria ha poi sottolineato che “è giusto che ciascuno dia il proprio contributo, ma non trovo comprensibile, né sostenibile che una sola comunità locale, Serre, sia gravata di due discariche regionali, Macchia Soprana, tuttora attiva, e Valle della Masseria. Ora, mentre si studia, per la prima, addirittura una possibilità di un ampliamento, si mantiene anche l'indicazione della seconda, che, peraltro, insisterebbe parzialmente in area protetta (Oasi WWF) e la cui realizzazione metterebbe in fuga investitori privati che stanno per arrivare importanti interventi produttivi in grado di portare sollievo all'economia e all'occupazione locali”. Il Senatore del PD ha chiesto in ogni caso che, dall'attuale stesura dell'ordine del giorno, sia espunta la menzione di Valle della Masseria, mantenendo solo il più generale riferimento all'utilizzo delle cave abbandonate dismesse. Andria si è inoltre soffermato sul ruolo delle Province: “Non possono essere gravate di ruoli di gestione degli impianti, dal momento che già sono titolari di attività di controllo”. Secondo Alfonso Andria, infatti, “controllore e controllato non possono coincidere nella stessa istituzione”. Infine ha osservato con preoccupazione che alle Province sarebbe assegnato il carico del personale proveniente dai Consorzi di Bacino: un impegno insostenibile unito anche all’impossibilità di trasformare un rapporto di lavoro privato in pubblico.In conclusione, il Ministro Ombra per le Politiche Agricole del Partito Democratico ha evidenziato la necessità di consentire che gli scarti industriali possano essere smaltiti fuori dal territorio regionale. Se ciò non accadesse, si provocherebbeun grave danno sia alle imprese di trasformazione del pomodoro che all'andamento generale dell'economia regionale fortemente caratterizzata, con punte di eccellenza, dalla presenza di aziende del settore.