Un convegno per discutere del futuro della caccia nella nostra provincia.
Si è svolto presso il Centro Sociale di Battipaglia il convegno sul tema “La caccia salernitana: quale futuro?”, organizzato dall'Assessorato Provinciale alla Caccia e alla Pesca. L’incontro si è svolto con grande affluenza di pubblico in presenza di diversi politici e amministratori, nonché in presenza dei rappresentanti delle associazioni di categoria dei cacciatori. All’incontro, pur non essendo stati invitati, erano presenti i rappresentanti del WWF Salerno e del Nucleo Guardie Ambientali, a testimonianza dell’attenzione nei confronti del settore e sempre pronti e disponibili al confronto, i quali hanno assistito al dibattito e si compiacciono con alcune argomentazioni trattate, in modo particolare si raccoglie l’invito dell’Assessore Provinciale alla Caccia e alla Pesca On. Carmine Cennamo, in cui con il suo discorso ha invitato tutti ad un maggiore dialogo e ad una migliore collaborazione ed impegno nelle sedi istituzionali, evitando le contrapposizioni di sorta, per risolvere l’annoso problema della caccia nella nostra provincia. Il WWF ringraziando l’Assessore Cennamo per la collaborazione e l’impegno profuso, raccoglie l’invito, ribadendo a tutti con forza che l’attività della caccia è regolamentata da leggi e normative e le Guardie WWF non fanno altro che applicare, in modo puntuale, tali leggi e regolamenti in uso nel nostro territorio. Altre argomentazioni trattate in seno al convegno, quali l’espansione dei territori di caccia, sono sicuramente discutibili in quanto non rispondenti alle reali condizioni del nostro territorio, che è invece la risultante di una volontà popolare di molti e non dei soli cacciatori, nei confronti dei quali si ribadisce il WWF non ha alcuna pregiudiziale, poiché abbiamo da sempre combattuto solo coloro che non rispettano le leggi e non il Cacciatore, che amante di una passione, svolge un’attività che la legge gli concede in deroga, infatti secondo la norma 157/92 la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato cioè di tutti, quindi una facoltà e non un diritto, che deve esercitare secondo le regole dettate e quando queste non sono chiare, in rispetto alle sentenze della Cassazione, del TAR e del Consiglio di Stato, che valgono per tutti, cacciatori e non.
Si ricorda infine che:
- il 30 % del territorio destinato a parchi è un minimo e non un massimo;
- nelle aree contigue del Parco è permesso l'esercizio solo ai residenti;
- le Guardie Ambientali del WWF, hanno le funzioni di polizia giudiziaria, nell'esercizio dei loro servizi di controllo.