Il 24 e il 25 Aprile parte la raccolta firme per l'acqua pubblica, senza l'Italia dei Valori
Ieri, mercoledì 20 aprile, giornata di incontri per il Comitato Promotore dei referendum per l’acqua. In mattinata si è svolto quello con il portavoce nazionale della Federazione della Sinistra Paolo Ferrero, mentre nel pomeriggio quello con l’Idv, nella persona di Paolo Brutti, responsabile Ambiente. Mentre nel primo incontro si è riscontrata una forte comunità di intenti nel voler procedere insieme, concentrandosi nella raccolta firme per i referendum sull’acqua, quello del pomeriggio ha dovuto registrare delle forti divergenze.L’Idv ha infatti depositato presso la Corte di cassazione il suo quesito, dopo che gli era stato offerto a garantito più volte negli ultimi mesi di fare parte del comitato di sostegno dei 3 referendum già depositati in Cassazione, già sottoscritto, tra gli altri, da Federazione della Sinistra, Sinistra Ecologia e Libertà, Verdi, Sinistra Critica. Il responsabile ambiente dell'IdV Paolo Brutti ha riconfermato le scelte della dirigenza Idv, giudicando immodificabile la decisione di procedere alla promozione dei loro referendum, compreso quello dell'acqua. Il Comitato Promotore dei referendum per l'acqua ribadisce la gravità della posizione assunta dall'IdV, che decide di separarsi da quella vasta coalizione sociale che ha promosso i tre referendum per abrogare l'insieme della legislazione che ha favorito tutti i processi di privatizzazione del servizio idrico da 15 anni a questa parte. IdV sceglie consapevolmente di perseguire una logica di parte e di pura propaganda con l'obiettivo di intestarsi una battaglia che da molti anni movimenti, associazioni, organizzazioni sociali portano avanti. Inoltre lo fa presentando un quesito ambiguo, di dubbia efficacia giuridica e, soprattutto, con contenuti che non mettono realmente in discussione l'insieme dei processi di privatizzazione del servizio idrico. Il Comitato Promotore dei referendum per l'acqua proseguirà con ancora maggiore forza e determinazione la campagna referendaria che parte con la raccolta delle firme il 24-25 aprile, con la certezza di interpretare il sentimento e la volontà dei tanti attivisti e delle tante organizzazioni che in tutti questi anni si sono battuti contro la mercificazione dell'acqua e la privatizzazione del servizio idrico.
Report incontro con Paolo Ferrero(Federazione della Sinistra) e IDV.
Nella giornata di ieri una delegazione del Comitato Promotore dei tre referendum sull'acqua ha incontrato Paolo Ferrero portavoce nazionale della Federazione della Sinistra. Tale incontro si era reso necessario nel momento in cui la Federazione della Sinistra ha palesato l'intenzione di promuovere 5 referendum sul tema del lavoro in contemporanea a quello sull'acqua. Come promotori della campagna referendaria sull'acqua abbiamo fatto presente che un numero troppo elevato di referendum su temi differenti avrebbe ridotto di molto la possibilità di successo e contemporaneamente avrebbe prodotto un ulteriore svilimento dello strumento referendario che, invece, tramite la campagna sull'acqua può riassumere il suo reale valore di partecipazione democratica. P. Ferrero ha condiviso quest'impostazione e ha convenuto di non procedere alla promozione dei 5 referendum sul lavoro soprattutto nell'ottica di mantenere una stretta relazione con le forze sociali e culturali che si sono attivate sul tema dell'acqua. Da parte nostra abbiamo accolto con piacere questa scelta di recedere dal proposito iniziale e conseguentemente ci sentiamo di ribadire la forte collaborazione con la Federazione della Sinistra al fine di rafforzare la battaglia comune.
Report incontro Comitato Promotore Referendum Acqua e Italia dei Valori Roma, 20 Aprile 2010
Martedì 20 Aprile si è svolto l'incontro con Paolo Brutti (Responsabile del Dipartimento Ambiente dell'Italia dei Valori) il quale era stato richiesto dal Comitato Promotore a seguito del deposito del quesito referendario sull'acqua effettuato dal partito dell'Italia dei Valori l'08 Aprile u.s.. La delegazione del Comitato Promotore ha fatto presente come sia necessario un chiarimento in merito alla posizione che l'IdV assume sui tre quesiti già proposti dall'ampia coalizione sociale avendone proposto uno proprio che si pone in netta concorrenza e alternativa pur essendo di dubbia efficacia giuridica e non rispondente all'obiettivo di contrastare le privatizzazioni. Brutti ha ribadito la volontà di procedere in modo autonomo con la raccolta firme sul proprio referendum sull'acqua insieme agli altri due (legittimo impedimento e nucleare) e che ritiene immodificabile tale posizione. Rispetto a tale impostazione è stata espresso un giudizio estremamente negativo da parte della delegazione in quanto da parte dell'IdV si palesa l'intenzione di perseguire una logica puramente di parte e di propaganda con il solo obiettivo d'intestarsi la battaglia dell'acqua. Questa posizione dell'IdV rischia di svilire ulteriormente lo strumento referendario che il tema dell'acqua e l'impostazione condivisa dall'ampia coalizione sociale permetterebbe di rivalutare quale strumento di partecipazione democratica. In conclusione con l'incontro odierno si è sancita una frattura politica con il partito dell'IdV che evidentemente non intende condividere questa battaglia. Da parte del Comitato Promotore si è ribadita l'assoluta volontà di proseguire con ancora maggiore forza nella raccolta firme a partire dal prossimo weekend del 24-25 aprile.
CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
COMUNICATO Annuncio di una richiesta di referendum popolare (10A04434)
(GU n. 82 del 9-4-2010 ) Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n.352, si annuncia che la Cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 8 aprile 2010 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da diciotto cittadini italiani muniti dei prescritti certificati elettorali, nonche' di certificati equipollenti rilasciati dal Senato della Repubblica e dalla Camera dei Deputati, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito:
«Volete voi che sia abrogato l'art. 23-bis, comma 10, lettera d) del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive (recante "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivita', la stabilizzazione della finanza
pubblica e la perequazione tributaria"), limitatamente alle seguenti parole: ", nonche' in materia di acqua" e l'art. 15, comma 1-ter del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 novembre 2009, n. 166, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive (recante "Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunita' europee"), limitatamente alle parole: "di cui all'art. 23-bis del citato decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008," nonche' alle parole: "nel rispetto dei principi di autonomia gestionale del soggetto gestore e di piena ed esclusiva proprieta' pubblica delle risorse idriche, il cui governo spetta esclusivamente alle istituzioni pubbliche, in particolare in ordine alla qualita' e prezzo del servizio,"?»
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