Battipaglia. Flash Mob antismog: Legambiente soddisfatta
Grande successo per il Flash mob Antismog organizzato dal locale circolo Legambiente “Vento in Faccia” e svoltosi nel centro di Battipaglia lo scorso sabato. Numerosi cittadini hanno preso parte all’iniziativa programmata per protestare contro i livelli di polveri sottili nell’aria del centro cittadino nonchè per stimolare l’amministrazione a darsi da fare su questo punto. L’espressione “flash mob” indica un insieme di persone che inscena brevi azioni fuori dalla norma in un luogo predeterminato. Ebbene, Legambiente Battipaglia ha voluto utilizzare questo tipo di mobilitazione per attirare l’attenzione dei passanti e, insieme, coinvolgere il maggior numero di persone, attratte dalla prima esperienza di questo tipo in città. Alle 19.00 in via Italia e poi alle 20.00 in Via Mazzini (fermando il traffico per due minuti) i mobbers hanno inscenato soffocamenti, esposto cartelli dai vari slogan (“Non rompeteci i polmoni”, “Più Song, Meno Smog”, “Ne abbiamo i polmoni pieni”, quelli più diffusi), o semplicemente indossato mascherine, il tutto restando completamente immobili per due minuti.
Al suono della tromba che chiudeva il flash mob, un lungo applauso ha scortato i partecipanti che riprendevano il loro ritmo naturale. Il tema, come detto, era il tasso d’inquinamento dell’aria in città che ha raggiunto negli ultimi anni picchi spaventosi. Nell’ultimo rilevamento, datato Aprile 2008, su 5 giorni di misurazione attendibile, il tetto di 50 micgrogrammi per metro cubo d’aria è stato oltrepassato 4 volte e se si esclude la misurazione di una domenica di isola pedonale, si può ben dire che Via Mazzini è una vero e propria camera a gas. Il circolo battipagliese di Legambiente, allora, chiede di fare qualcosa e lo fa attraverso il suo portavoce, Valerio Calabrese: “Chiediamo la chiusura al traffico di via Mazzini per i non residenti – dichiara il presidente del circolo “Vento in faccia” – e poi una pista ciclabile cittadina con annessi ciclo-parcheggi e domeniche ecologiche per riappropriarci della città. E non ci fermeremo qui!” Si attendono, ora, segnali dall’amministrazione.
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