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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

EcoAmbiente Salerno replica all’Assessore Calabrese.

anna ferrazzano

Dopo le dichiarazioni diffuse a mezzo stampa dall’Assessore all’Ambiente del Comune di Salerno, la Società EcoAmbiente Salerno, attraverso il Vice Presidente Mario Capo, replica punto per punto. “Fanno specie le considerazioni dell’Assessore Calabrese che, operando nel settore da tempo, dovrebbe sapere che portare i rifiuti fuori regione comporta un incremento considerevole dei costi di trasporto e del costo complessivo di smaltimento – ha dichiarato il Vice Presidente Mario Capo - Non avendo possibilità di utilizzare oltre discariche provinciali né regionali, così come accaduto per parte rilevante dell’anno 2011, la Società provinciale EcoAmbiente Salerno sarà costretta, per l’intero 2012, a trasferire la frazione organica prodotta allo Stir in impianti fuori regione, con un notevole aggravio dei nostri costi, che in ogni caso inciderà relativamente sulla bolletta dei cittadini. Per l’esercizio che verrà, inoltre, sono previsti interventi rilevanti allo Stir su prescrizione degli organi di controllo, anche al fine di mantenere ed ampliare le autorizzazioni previste, e ciò attraverso considerevoli interventi di manutenzione straordinaria per anni mai effettuati presso l’impianto di Battipaglia. Fa ancor più specie che l’Assessore all’Ambiente del Comune di Salerno lamenti tale incremento, se si pensa che l’Ente da lui amministrato aveva prima dell’estate stipulato un contratto con una società privata per lo smaltimento del rifiuto indifferenziato ad un costo di 170 euro più iva (con aggravio, in quel caso sì ingiustificato, ai danni dei contribuenti salernitani!), e dunque di gran lunga superiore a quello stabilito per l’esercizio 2012 da EcoAmbiente Salerno, al fine da assicurare la copertura dei costi così come previsto dalla legge.Calabrese, inoltre, dovrebbe spiegare come mai l’Ente da lui amministrato non ha proceduto ad una riduzione delle tariffe per l’anno venturo, anche alla luce dell’apertura dell’impianto di compostaggio per lo smaltimento della frazione umida.Se questo impianto di compostaggio, come sostengono il sindaco di Salerno e i suoi amici, funziona davvero, attesa la relativa riduzione dei costi per la frazione umida per il Comune di Salerno dovuta ad una gestione in house, come mai non si riducono i costi delle bollette per i contribuenti? Infine, ricordiamo all’Assessore Calabrese che se i suoi amici e gli amici del sindaco De Luca avessero negli anni realizzato gli impianti necessari al ciclo dei rifiuti in provincia di Salerno ed in Regione Campania, i cittadini oggi pagherebbero certamente tasse più basse. Ed oggi, noi, per recuperare i disastri causati da decenni di incuria, stiamo lavorando per la realizzazione di questi impianti, con un progetto finalmente organico e strutturato, che porrà fine per sempre alla strutturale carenza di impiantistica in provincia di Salerno”.

 
 
 
 
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