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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

La Provincia contro la FIPSAS?

Da più di due anni la Provincia di Salerno si è resa colpevole di ingiustificati ritardi che impediscono la corretta attività dell’associazione e in generale della pesca sportiva nelle acque interne salernitane. La FIPSAS, associazione di pescatori sportivi del C.O.N.I.,ma anche di ambientalisti, come dimostra il riconoscimento del Ministero dell’Ambiente, dal 1993 gestisce nella provincia di Salerno diverse concessioni ittiche nei fiumi Sele, Tanagro, Picentino e Tusciano, impegnando rilevanti risorse finanziarie e umane. La Sezione FIPSAS di Salerno rappresenta 1.200 associati e trentotto società sportive affiliate, non ha fini di lucro e fino ad oggi ha investito ogni risorsa economica nazionale o locale introitata nelle attività di gestione delle concessioni, con un impegno economico di circa ventimila euro annui. L’Amministrazione provinciale di Salerno, presieduta dal 2009 dall’on.Cirielli, ha testimoniato la sua scarsa attenzione al mondo della pesca in vari modi:
1. nominando ogni anno un assessore diverso (Carpentieri, Russo e Viterale) e ben quattro dirigenti (Longobardo, Lardo, Carbone e Casini);
2. non ha avviato nessuna iniziativa che potesse rilanciare la pesca sportiva, con uno sguardo alla riqualificazione e al miglioramento ittiogenico delle condizioni dei nostri corsi d’acqua, considerato l’importante ruolo anche economico che la pesca riveste;
3. non ha provveduto alla redazione della Carta Ittica e dei Piani di Gestione ittiofaunistica, per cui sono stati bloccati tutti i ripopolamenti ittici, con enormi danni per il settore della pesca in tutta la provincia.
Dal febbraio 2010 la Fipsas, attende invano che la Provincia discuta le domande di rinnovo delle concessioni, senza le quali l’associazione non può avviare in maniera incisiva il proprio programma ed assiste inerme al progressivo allontanamento dei suoi associati, che non rinnovano l’affiliazione per l’impossibilità di svolgere le attività sportive. Eppure, come sta riuscendo ad ostacolare le richieste della FIPSAS di Salerno, così la Provincia si è dimostrata più volte solerte nel dar seguito a tutte le istanze dell’associazione A.R.S. (Associazione Riqualificazione Sele), una piccola realtà localizzata nel comune di Contursi, che ha ottenuto in pochissimo tempo la concessione del Sele piccolo ed ha anche chiesto la concessione di circa 3 km del fiume Tanagro. La Provincia ha finora deliberatamente ignorato il ruolo assegnato per legge alla FIPSAS, che è parte integrante degli organi consultivi provinciali della pesca e deve essere obbligatoriamente sentita in occasione di scelte che coinvolgono tutti i pescatori salernitani. Dal maggio 2011, inoltre, la Provincia si è resa anche colpevole della sospensione dei ripopolamenti di salmonidi, in forza di una norma del 1997, che finora è stata sempre ignorata, la quale prevede il ricorso ad uno studio specifico (Valutazione di Incidenza) che stabilisce tempi, modi e specie da ripopolare nei siti di interesse comunitario della provincia, come il Sele e il Tanagro. Tale studio non è stato ad oggi neppure predisposto, ma le conseguenze immediate sono state quelle di un allontanamento dei pescatori dalla pesca e dello spostamento di centinaia di competizioni sportive di pesca alla trota, nelle provincie vicine, in cui pare che certe norme non siano ancora conosciute! A fronte di questi divieti e impedimenti, la Provincia autorizza però l’A.R.S. a prelevare trote dai fiumi Sele e Tanagro (aree protette) con cui la stessa associazione ha potuto procedere alla riproduzione artificiale all’interno del proprio incubatoio di valle, senza che ci siano state alcune garanzie sulla purezza genetica dei pesci raccolti e, conseguentemente, ha immesso il novellame prodotto in luoghi che non è dato conoscere (infrangendo così l’espresso divieto di effettuare ripopolamenti emanato dalla stessa Provincia nel maggio 2011). La FIPSAS chiede, in conseguenza di quanto esposto, a tutti i cittadini e ai pescatori sportivi di sostenerLa attraverso le apposite sottoscrizioni, e altresì chiede, all’on. CIRIELLI di aprire al più presto un tavolo di discussione per trovare soluzioni adeguate nell’interesse dei pescatori sportivi.
La FIPSAS di Salerno

 
 
 
 
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