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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Termovalorizzatore: il Sindaco di Salerno, sull’emergenza rifiuti, scrive una lettera al Presidente Caldoro e propone una leale collaborazione istituzionale.

De luca

Presidente Caldoro, i fatti di questi giorni confermano che l’emergenza rifiuti in Campania non è affatto superata. Anzi, tutt’altro. Vi sono serie ragioni che inducono a prevedere un ulteriore aggravamento della situazione. Basti valutare le prevedibili conseguenze di alcuni elementi incontrovertibili: il progressivo esaurimento delle discariche oggi attive, il continuo blocco di due linee su tre del termovalorizzatore di Acerra (evidentemente per ragioni che vanno ben oltre le incombenze di ordinaria manutenzione), il caos istituzionale causato dal recente D.L. 195/2009, convertito in legge 26/2010, che ha preteso di chiudere per legge l’emergenza, esautorando i Comuni dalle loro essenziali prerogative. Occorre una svolta seria, che affronti finalmente i nodi strutturali ancora irrisolti, sciogliendo una volta per tutte anche il nodo dei termovalorizzatori di cui la Campania deve dotarsi per voltare pagina. Sulla base dei dati ufficiali, il totale di produzione annua di rifiuti in regione è pari a tonnellate 2.567.642, di cui 1.997.303 di rifiuti indifferenziati e 570.339 di rifiuti differenziati (22,21 % del totale annuo complessivo). Il trend di crescita della raccolta differenziata rimane piuttosto lento e non omogeneo fra le diverse realtà territoriali. A fronte di questi dati, anche a voler considerare in termini del tutto ottimistici in uno scenario di tre-cinque anni l’incremento della raccolta differenziata fino al 50% del totale, residuerebbe comunque un totale annuo di 1.250.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati da avviare a smaltimento. E’ del tutto evidente che se anche l’impianto di Acerra dovesse funzionare a pieno regime ( cosa di cui è sempre più lecito dubitare) non risulterebbe risolto il problema di ulteriori e rilevanti quantitativi di rifiuti indifferenziati da avviare a smaltimento. In questo quadro, ben conosciuto da Lei e dagli organi di governo statale e regionale, non si comprende perché continui a restare ignorata la disponibilità del Comune di Salerno a proseguire nelle attività di realizzazione del termovalorizzatore già previsto in località Piana di Sardone. Ciò risulta ancor più incomprensibile, se si tiene conto che in ragione del supporto fornito allo scrivente nelle precedenti funzioni di Commissario delegato (studi di fattibilità, procedure espropriative, viabilità di accesso, progetto preliminare, piano economico-finanziario), gli uffici tecnici ed amministrativi di questo Comune sono nelle condizioni di proseguire ad horas nelle ulteriori fasi attuative della procedura concessoria. In un quadro di leale collaborazione istituzionale, ancor più imposto dalla grave emergenza in atto, con la presente sono a confermarLe che il Comune di Salerno è tuttora disponibile alla realizzazione dell’impianto nel sito già individuato in località Piana di Sardone, nel quadro di un accordo istituzionale che preveda in modo chiaro e definitivo :
1) L’attribuzione al Comune di Salerno delle funzioni di soggetto attuatore dell’intervento;
2) La sottoscrizione di un Protocollo d’intesa fra Regione, Province interessate e Comune di Salerno, con cui vengano preventivamente stabiliti i quantitativi di rifiuti da conferire all’impianto;
3) L’impegno della Regione ad adottare con ogni sollecitudine gli atti di propria competenza per il rilascio delle autorizzazioni occorrenti per la realizzazione e messa in esercizio dell’impianto. Confido in un rapido e fattivo riscontro da parte Sua e della Giunta regionale.
Molti distinti saluti.
Vincenzo De Luca

 
 
 
 
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