TERRA DEI FUOCHI; DELLA SETA E FERRANTE(GREEN ITALIA): LA SINISTRA E’ STATA PARTE DEL PROBLEMA
“Vent'anni di berlusconismo hanno affossato l'Italia ma per un terzo di questo periodo al governo del Paese c'è stata la sinistra e sempre nel "ventennio" la sinistra è stata forza principale di governo in molte regioni e città del Paese. Due vicende diverse tra loro ma entrambe legate alla "questione ambientale" - l'Ilva di Taranto sotto sequestro perché da decenni avvelena un'intera città e la "terra dei fuochi" nel casertano piena zeppa di discariche della camorra – ci dicono chiaramente che la sinistra non è stata dunque una "cosa" alternativa sul piano dell'etica pubblica, del senso civico, della sensibilità sociale”. Lo dichiarano Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che preannunciano la presenza di Green Italia a Napoli il 16 novembre prossimo - accanto a cittadini, associazioni, comitati - alla manifestazione sulla "terra dei fuochi”. “La storia dell'Ilva è nota, ed è noto – continuano gli esponenti di Green Italia - che dopo anni di colpevole distrazione la magistratura è intervenuta per riportare legalità nel polo siderurgico tarantino. Per lunghi anni solo le associazioni ecologiste e i gruppi auto-organizzati di abitanti di Taranto sono stati gli unici a urlare che mettere lavoro contro ambiente e salute era una scelta senza dignità e senza futuro. Gli altri, quasi tutti gli altri, hanno lasciato che il problema marcisse: l'azienda naturalmente, il sindacato, la politica. Discorso in parte analogo si può fare per la "terra dei fuochi". Anche in questo caso che si tratti di un grande dramma sanitario, ambientale, economico è risaputo da un pezzo: almeno da quando, anni prima che Saviano pubblicasse "Gomorra", Legambiente coniò - era il 1994 - il termine "ecomafie" proprio partendo dalla realtà terribile di un ampio tratto di territorio tra Napoli e Caserta ricolmo di rifiuti industriali seppelliti dalla criminalità organizzata”. “Sarebbe bene – concludono gli esponenti di Green Italia - che la sinistra, mentre ragiona del suo futuro e pregusta la fine del berlusconismo, si mostrasse consapevole che rispetto a questi mali, negli ultimi due decenni, essa è stata parte del problema e non della soluzione”.
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