Comunicato Stampa Sindaco Luigi Gravagnuolo.
In merito al documento sottoscritto dai Consiglieri e dai Segretari cittadini del Popolo della Libertà di Cava de’Tirreni, il Sindaco Luigi Gravagnuolo sottolinea:”Sono esterrefatto alla lettura di questo documento. C’era a Cava, quando io ero giovane, un personaggio che veniva chiamato “Vituccio ‘o pazz”, il quale ti fermava e ti raccontava degli intrighi di cui lui era a conoscenza diretta, della Regina Elisabetta con il Papa, Kruscev ed altri, per soggiogare il mondo. La prima parte del documento (De Luca, Bassolino, cabine di regia etc…) è frutto di puro vaneggiamento ai confini del delirio.Resta l’amarezza per vedere sistematicamente ostacolato, per becero spirito di parte, lo sforzo immane che stiamo cercando di fare, con assoluta trasparenza e correttezza istituzionale, per valorizzare un evento culturale di primo piano e per garantire alla nostra città ed ai Cavesi tutti, un futuro migliore. In particolare, appena tornato da Roma ad inizio estate, dove avevo incontrato i Ministri Carfagna e Bondi, avevo avuto premura di convocare i capigruppo della minoranza per tenerli al corrente dell’incontro e per chiedere loro di stare dentro questo progetto. Ancora nelle ultime ore prima della definizione del convegno ho chiesto all’on.le Cirielli e, tramite il cons. Luigi Napoli, all’on.le Malgieri (ex alunno della Badia) se volessero partecipare come relatori. Entrambi avevano apprezzato l’invito, declinandolo tuttavia perché impegnati in un seminario nazionale del loro partito. Ricordino i Cavesi i nomi dei firmatari di questa ignobile imboscata e li disprezzino con tutto il loro animo. Lo facciano soprattutto i loro elettori, che forse pensavano di votare gente che voleva bene alla nostra città.Faccio appello alle autorità di Governo nazionali e regionali a voler confermare il loro sostegno e la loro vicinanza alla nostra città, di cui ho dato loro più volte atto in ogni occasione pubblica, istituzionale e non, in cui ho potuto farlo. Spero anche che gli stessi firmatari del documento vogliano riflettere, rendersi conto dell’enormità di questo gesto e riconoscersi tutti nella nostra comunità cavese”.