Lo strummulo e le pupidde hanno conquistato i 900 bambini giunti da tutta Italia a Montano Antilia per il Festival Internazionale del Gioco e Giocattolo di Tradizione.
Per costruire lo “zurriulu” non ci vuole nulla: un pezzetto di canna, un’asticciola di erica, una pallina di quercia, un bastoncino, un po’ di spago, un taglierino ed un chiodo. Si ottiene così un gioco ormai dimenticato persino dai nostri nonni. Altro non è che l’antesignano della trottola e dell’ancora più antico “strummolu”. Se non fosse stato per le attente ricerche condotte dai curiosi bambini della Scuola Primaria di Massicelle dell’Istituto Comprensivo di Montano Antilia (Sa) si sarebbe persa ogni traccia di questo gioco utilizzato dai bisnonni degli alunni stessi.
Questi e tanti altri giocattoli sono stati riscoperti e ricostruiti affinché non vadano dimenticati e soppiantati dai sofisticatissimi giocattoli moderni che però non stuzzicano la fantasia e l’immaginazione fanciullesca.
A Montano Antilia, fino a domenica 6 maggio, i veri protagonisti saranno proprio i giochi e i giocattoli antichi. In occasione del Festival Internazionale del Gioco e Giocattolo di Tradizione si potranno ammirare i “tric trac” (giocattolo sonoro usato per attirare gli uccelli), la “pupidda con la sproccula” (bambola di pezza), lo “sciusciammucca”, lo “scuppittuolu”, che era l’antica pistola dei nonni, lo “friscarieddu”, con cui i bambini dell’epoca creavano delle melodie mentre pascolavano gli animali.
“Novecento bambini provenienti da tutta Italia, dalla Sicilia, alla Puglia, dalla Valle d’Aosta alla Calabria, stanno prendendo parte a questa manifestazione unica nel suo genere. Oltre a visitare (presso la Scuola Primaria di Massicelle) il Museo del Giocattolo Povero, nato nel 1993, - ricorda la coordinatrice del progetto, Mariateresa Scarpa - potranno divertirsi cimentandosi nei laboratori delle “graticedde”, del giocattolo commestibile, della rilegatura artistica, degli origami, delle ciaramelle, degli strumenti musicali antichi”.
“Il Festival patrocinato dalla Regione Campania, dalla Provincia di Salerno e dal Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano (partners della manifestazione, organizzata interamente dall’associazione culturale locale “Lo Strummolo”: la Comunità Montana Lambro e Mingardo, il Comune di Montano Antilia, l’Istituto comprensivo statale di Montano A.) – dichiara Pietro Forte, Presidente della Comunità Montana Lambro e Mingardo – è di fondamentale importanza per il territorio perché sviluppa ampiamente il concetto di marketing territoriale e si inserisce in un settore strategico ed ancora poco sfruttato, quello del turismo scolastico – culturale. L’evento, nonostante sia solo alla sua II edizione, sta riscuotendo grande successo tra le scuole non solo italiane, ma anche straniere. L’anno scorso abbiamo ospitato bambini provenienti dall’Estonia e Marocco, mentre quest’anno è la volta di delegazioni giunte dalla Polonia e dalla Turchia”.
Accanto ai laboratori, agli spettacoli teatrali e di mino, ai mangiafuoco ed alle Fate Turchine che ballano su musiche da carillon, altro momento importante sarà il convegno “Gioco e giocattoli come strumenti contro il disagio” al quale parteciperanno, insieme a Domenico Serra, Sindaco di Montano Antilia e ad Ennio Della Pepa, Dir. Istituto Comprensivo di Montano Antilia: l’On. Antonio Valiante, Vice Pres. Regione Campania, Gabriele Bello, Pres. ASI (Ass. di Sostegno Internazionale), Gennaro Imperatore, criminologo consulente del Ministero di Grazia e Giustizia, Elvira Milano, Pres. Università 3°età Agropoli, Eleonora Daniele, conduttrice Unomattina Rai 1, Paolo Corsini, Caporedattore Rai 1, Simone Valiante, Consigliere Provincia di Salerno, Angelo De Vita, Direttore Ente PNCV.
“Vi è una stretta relazione fra la qualità della vita nell’infanzia e nell’adolescenza e la qualità/quantità delle esperienze ludiche fatte. La carenza di gioco – sottolinea uno dei promotori della manifestazione, Simone Valiante, capogruppo della Margherita dell’Amministrazione provinciale di Salerno – è una delle componenti significative dei problemi dei soggetti giovani definiti a rischio. Il gioco rappresenta un momento importante della vita evolutiva e può rappresentare, in alcuni contesti, un’efficace strumento di prevenzione e formazione per una cultura alternativa alla delinquenza, se orientato in maniera adeguata”.
Domani, sabato 5 maggio, sarà la volta di Mago Fracasso che porterà a Montano Antilia la sua “Carovana di fantasia”ed organizzerà tra i bambini una raccolta di armi giocattolo. Il progetto, denominato “Cambia gioco” ha suscitato vivo interesse a livello nazionale ed internazionale. Lo stesso Papa Benedetto XVI, durante l’Angelus, si è congratulato per la valenza dell’iniziativa, allargando l’appello a preservare l’infanzia dal contagio della violenza.