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Forum regionale della Gioventù: al via la due giorni salernitana
All’interno della struttura dell’Ave Gratia Plena, nel centro storico di Salerno, i prossimi sabato 5 e domenica 6 maggio, si terrà una importante iniziativa sul turismo del Forum della gioventù della Regione Campania, presieduto da Costantino Caturano, ideata ed organizzata dalla Commissione turismo, insediatasi da circa un anno in seno a tale organismo giovanile e coordinata dal presidente, Simona Maraio.
SABATO / Nella prima giornata, a partire dalle ore 10 i circa 120 partecipanti dall’intero territorio regionale, parteciperanno ai tre workshop previsti su “Lo sviluppo della Campania tra turismo e industria”, “Presentazione del progetto STAI IN CAMPANIA” e “Un ponte sul Mediterraneo”, ai quali parteciperanno esponenti del Comune, della Provincia, della Camera di Commercio, dell’Autorità Portuale, di Confindustria, dell’Azienda di Soggiorno e Turismo e dell’Ente Provinciale per il Turismo di Salerno, nonché esponenti della Regione Campania, tra i quali l’On. Rosa D’Amelio, Assessore regionale alle Politiche giovanili, e dei Forum regionale e nazionale della gioventù. Dopo la pausa pranzo, l’appuntamento è fissato al Salone dei Marmi alle ore 17, dove avrà luogo una importante tavola rotonda su “La portualità turistica: una opportunità di sviluppo per Salerno e la sua provincia”, che vedrà la partecipazione dell’On. Vincenzo De Luca, Sindaco di Salerno, dell’Avv. Marco Di Lello, Assessore regionale al Turismo, dell’On. Gennaro Mucciolo, Vice presidente del Consiglio regionale della Campania e dell’On. Angelo Villani, Presidente della Provincia di Salerno.
DOMENICA/ Nella seconda giornata (domenica 6) vi è spazio in mattinata per un giro nel centro storico di Salerno, per visitare alcuni dei monumenti più belli della nostra città, in compagnia delle guide dell’Associazione Erchemperto. Nel pomeriggio, all’Ostello di Via Canali, dalle ore 17, l’ultimo appuntamento su “Gli operatori turistici e la formazione” sarà concluso dall’On. Alessandrina Lonardo, Presidente del Consiglio regionale della Campania.
Un’occasione, insomma, per registrare che a Salerno la realtà portuale negli ultimi tempi si è imposta come uno dei comparti più dinamici dell’economia provinciale, capace di conquistare un posto di primaria importanza nel panorama degli approdi commerciali del Mediterraneo. Il raggiungimento di tali risultati, se da un lato costituisce motivo d’orgoglio per la portualità salernitana, che ha dato vita ad un sistema porto sempre più affermato in ambito nazionale ed internazionale, suggerisce dall’altro una profonda riflessione: far fronte alle sfide sempre più impegnative che un’economia integrata e globalizzata come l’attuale impone.
Le località turistiche della nostra provincia ed in particolare i gioielli della costiera amalfitana e di quella cilentana, nonché i preziosi reperti di antiche civiltà, custodite a Paestum ed a Pompei, sono poli di attrazione fortissimi per una clientela sempre più esigente, che mostra interesse nel visitare la nostra terra. S’impone, quindi, un impegno nel concentrare tutti gli sforzi allo scopo di migliorare la ricettività del nostro porto con la costruzione in tempi brevi della stazione marittima e di banchine adeguate ai nuovi traffici.
Tali opere consentiranno in futuro uno sviluppo importante del turismo, attraverso la nautica da diporto e l’inserimento di Salerno nella grande crocieristica internazionale, con la possibilità di offrire eccellenti punti di ingresso nella città (in attesa anche della ultimazione dell’Aeroporto di Pontecagnano).
A questo, ovviamente Salerno potrà affiancare l’offerta di beni culturali di rilevante valore storico dell’epoca normanna e longobarda, come il Duomo, Castel Terracena, il Castello d’Arechi, il Forte e la carnale, i Giardini della Minerva, San Pietro a Corte, oltre all’antica SCUOLA MEDICA SALERNITANA.
Le ipotesi legate all’investimento sulle nuove infrastrutture portuali, volano per il rilancio del turismo nella città di Salerno e nell’intera provincia, aprono scenari di sviluppo importante, sia dal punto di vista culturale, perché consentirebbe un più ampio flusso di stranieri in città e quindi uno scambio culturale maggiore, sia economico, perché consentirebbe, attraendoli, gli investimenti di capitali pubblici e privati nella realizzazione di tutti i servizi del settore terziario (negozi, centri commerciali, ristoranti, bar, alberghi….), sia, infine, l’inevitabile slancio occupazionale per le giovani generazioni, che potranno e dovranno diventare, così, i veri attori delle dinamiche della città. |
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