Aggiungi ai preferiti
Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

La Regione Campania respinge l’iter per gli impianti industriali di San Cipriano Picentino e Castiglione del Genovesi. L’Assessore provinciale all’Agricoltura Corrado Martinangelo ottiene i tempi supplementari per i Bandi Pir (Misure 4.8 e 4.9) nel Picentino.

Il convegno su “Quale futuro per gli impianti di lavorazione della frutta secca e di altre filiere produttive dei Picentini?” promosso dal Comune di Castiglione del Genovesi con l’adesione dell’assessore provinciale all’Agricoltura Corrado Martinangelo e del Sindaco di S.Mango Piemonte, comune capofila dei Pir-Irno Picentini Gaetano Napoletano, ha costituito un momento importante di aperto confronto per fare il punto sullo stato attuale della filiera agricola nel picentino.
Il convegno- al quale sono intervenuti l’Assessore provinciale all’Agricoltura Corrado Martinangelo, i sindaci di Castiglione del Genovesi e S.Mango Piemonte Mario Camillo Sorgente e Gaetano Napoletano, il presidente dell’Associazione produttori nocciole Tonda di Giffoni Franco Vaccaro, l’agronomo, esperto di sviluppo locale Eligio Troisi, l’assessore all’Agricoltura della Comunità montana Monti Picentini Michele Plaitano, il presidente della società consortile “Produttori Picentini srl” Carmine Siano, assessori comunali e funzionari dello Stapa-Cepica, operatori economici e le organizzazioni professionali del mondo agricolo - ha sottolineato la portata delle iniziative in corso, l’esigenza di confermare malgrado le difficoltà le scelte strategiche prioritarie per il futuro dell’economia agricola del picentino che si basa su tre elementi fondamentali: l’olio, le nocciole e le castagne.
Attualmente, sono due i progetti in cantiere destinati a favorire lo sviluppo complessivo dell’economia della zona con la realizzazione di due impianti industriali per la raccolta, lavorazione, trasformazione e vendita della castagna e della nocciola. La frazione di Campigliano di San Cipriano Picentino è destinata ad ospitare il polo di commercializzazione della celebre nocciola Tonda di Giffoni, in accordo con le proposte formulate dall’Associazione Produttori Nocciole “Tonda di Giffoni”. Nel comune di Castiglione del Genovesi dovrebbe sorgere invece uno stabilimento per la trasformazione e commercializzazione della castagna che vede coinvolti l’ente locale, le due Comunità montane Irno e Picentini oltre a un gruppo di partner privati. L’impegno finanziario è di circa due miliardi delle vecchie lire con fondi del Patto Irno-Picentini. L’obiettivo è quello di assicurare nuove dinamiche economiche e offrire nuove opportunità occupazionali, soprattutto per i giovani. Due progetti che però devono essere rimessi in moto. I funzionari della Regione in sede di esame dei progetti presentati, hanno riscontrato infatti una serie di “anomalie” che accennano per l’impianto di San Cipriano all’assenza di un titolo giuridico di proprietà del terreno e per quello di Castiglione del Genovesi a uno squilibrio delle quote societarie del Consorzio (71%) a favore degli Enti pubblici di contro ad una insufficienza del numero dei soci privati.

“Il convegno - ha detto il sindaco di Castiglione del Genovesi Camillo Sorgente - costituisce un momento di ampio confronto tra le diverse componenti del mondo agricolo in un momento delicato per il progetto in esame che ha bisogno di verifiche e della partecipazione dei produttori finora ancora limitata”. L’esigenza di concretizzare gli interventi e le opportunità offerte dal Pir è stata sottolineata dal sindaco di S.Mango Piemonte Gaetano Napoletano nel suo intervento. “ Stiamo lavorando senza soste da circa due anni a queste opportunità, ci sono stati dei ritardi dovuti ai vincoli burocratici e alla giungla normativa che hanno rischiato di condannarci alla paralisi. Soltanto grazie alle capacità dell’assessore provinciale Martinangelo è stato riaperto il bando regionale per la misura 4.9 che ci dà la possibilità di provvedere all’impiego finalizzato delle risorse”. Ed ha precisato “che la complessità dei problemi del mondo agricolo di queste zone, ci impone di ricercare sempre di più nuove fonti di finanziamento sia per incrementare il reddito agricolo sia per affrontare due problemi nevralgici per l’agricoltura delle nostre montagne: l’estrema fragilità del territorio, e quindi, il dissesto idrogeologico e gli incendi boschivi.

I punti strategici sui quali occorre lavorare per il futuro prossimo, con rapidità e rigore, sono stati indicati dall’assessore provinciale Corrado Martinangelo in un’analisi cruda e realistica, a tratti impietosa, dei problemi sul tappeto. L’Assessore provinciale Corrado Martinangelo che ha rivendicato con forza i numerosi obiettivi raggiunti nel comparto agricolo (dai marchi di qualità alle politiche di marketing territoriale per i prodotti tipici, dalla possibile DOP per la castagna di Acerno alla promozione del territorio) non ha sottaciuto anche alcuni limiti che vanno superati.
” Abbiamo scommesso in questi anni su un modello di sviluppo locale legando le produzioni tipiche all’identità del territorio, capace di creare un circuito virtuoso e un ciclo vitale per l’economia basato sulle ricchezze naturali, sui prodotti tipici di qualità, su strategie efficaci di marketing territoriale e sull’enogastronomia”. Su quest’ultimo punto Martinangelo insoddisfatto dei risultati raggiunti pensa al lancio di un marchio per la ristorazione affinché tutti utilizzino i prodotti tipici del picentino.

“E’ ora indispensabile- ha proseguito Martinangelo- un salto di qualità sul piano della trasformazione e commercializzazione dei nostri prodotti tipici se non vogliamo tornare a rimpiangere l’epoca del <mito> dell’industrializzazione in voga negli anni ’70. Dobbiamo vincere tutti insieme, in uno sforzo unitario e solidale, la sfida della trasformazione dei nostri prodotti convincendo i giovani che la nuova agricoltura può dare lavoro e i produttori che non ci sono alternative all’associazionismo. Non ci sono più alibi né possiamo raccontare favole. La Regione Campania ci ha concesso tempo fino al prossimo 30 giugno; o realizziamo questi impianti produttivi o dobbiamo rivisitare la nostra politica perché vuol dire che qualcosa non funziona più come dovrebbe”. L’assessore provinciale all’Agricoltura ha concluso il suo lungo ed accorato intervento rivolgendo un pressante appello, una sorta di ultimatum, ai responsabili del Consorzio sollecitandoli ad allargare la base sociale del Consorzio a tutti i produttori di nocciole e di castagne del picentino. “Non possiamo perdere quest’occasione di sviluppo. Soprattutto in questa fase dove possiamo contare sulle opportunità offerte per l’agricoltura dall’Unione Europea e sul sostegno e l’amicizia del nuovo Ministro per le Politiche Agricole Paolo De Castro insignito nel 2002 a Giffoni del prestigioso Premio nazionale Nocciola d’Oro”.

 
 
 
 
Pontecagnano Faiano
San Cipriano Picentino
San Mango Piemonte
 
 
 
 
             
  Avviso di Copyright 2006 © Redazione Per la tua Pubblicità Link utili Il Periodico