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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca promuove un ricorso al TAR avverso il Piano Regionale Attività Estrattive nelle cave.


“Difendere l’ambiente, il territorio e la qualità della vita a Salerno!”

Il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha dato mandato all’Ufficio Legale del Comune di Salerno di promuovere un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale avverso il Piano Regionale per le Attività Estrattive nelle cave redatto dal Commissario ad Acta.
Il Piano , che non ha tenuto conto dei rilievi critici già esternati nella fase di redazione dalla Giunta Comunale, configura una serie di gravi problemi immediati e potenziali per il territorio della città di Salerno.
In particolare destano preoccupazione: l’ampliamento zonale e di possibilità estrattiva per le cave Malangone e San Leonardo; l’inserimento nelle aree di riserva ( potenzialmente dunque soggette ad autorizzazione estrattiva da parte della Regione Campania ) di zone come Montena dove invece il PUC prevede la realizzazione di un parco territoriale, del Monte Stella da tempo apprezzato parco collinare, delle colline di Ogliara-Matierno frazioni ad alta densità abitativa. Persino per la cava di Cernicchiara è ipotizzata un’attività estrattiva incoerente con la riqualificazione ambientale.
“Contestiamo fermamente – afferma il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca – il Piano Regionale per le Attività Estrattive ed abbiamo intrapreso un’iniziativa legale per bloccarne gli effetti ai danni di Salerno e difendere così l’ambiente, il territorio e la qualità della vita.
Le puntuali osservazioni critiche del Comune di Salerno non sono state tenute in considerazione. L’ampliamento delle zone estrattive e la previsione di nuove aree di riserva rappresentano un grave pericolo per l’ambiente ed il territorio. Non è possibile immaginare di svolgere attività estrattiva in zona già sature di cave, in parchi collinari, oppure in aree dove il Comune prevede di realizzare parchi, o ancora in località dove è già in corso un’attività di riqualificazione ambientale con notevoli potenzialità economiche ed occupazionali.
Il ricorso al TAR rappresenta il primo passo di un più ampio impegno politico ed amministrativo per la modifica del Piano Regionale Attività Estrattive e per la bonifica ambientale delle cave presenti nel territorio cittadino, una bonifica già molto complessa che le previsioni del Piano rischiano di vanificare”.
 
 
 
 
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