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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Confronto tra esperti sulla problematica delle acque. Annunciato l’avvio delle operazioni per la Salvaguardia dei Fiumi dei Picentini.

Un'interessante giornata di studio sulle varie problematiche che interessano i corpi idrici superficiali e sotterranei si è svolta giovedì scorso presso il Parco Regionale dei Monti Picentini. Al seminario dal titolo “La Tutela delle Acque nello scenario del nuovo Codice dell’Ambiente” (D.Lgs. 152/2006) sono intervenuti numerosi esperti nei campi idrogeologico, idraulico ed ambientale tra cui i professori Maurizio Giugni, Pietro Celico e Antonio Santo dell’Università “Federico II” di Napoli, il Prof. Luca Rastrelli dell’Università di Salerno, il Dott. Italo Giulivo Dirigente Settore Difesa Suolo della Regione Campania, il Segretario dell’Autorità di Bacino destra Sele dott. Stefano Sorvino. Ai lavori hanno preso parte tra gli altri oltre 150 geologi provenienti dalle varie provincie campane. Gran parte dei lavori si sono sviluppati intorno ai due aspetti che, allo stato, più direttamente interessano la protezione della risorsa acqua, vale a dire i problemi di inquinamento e sovrasfruttamento a cui sono sempre più soggetti le fonti idriche. In base alle diverse esperienze acquisite nel campo della protezione ambientale delle risorse idriche, nel corso del seminario sono state individuate diverse iniziative da mettere in essere per la protezione degli acquiferi sotterranei e superficiali. Nell’ambito dei lavori sono intervenuti anche diversi rappresentanti degli enti territoriali tra i quali il Presidente della Comunità Montana Terminio-Cervialto Nicola di Iorio, il sindaco di Nusco dott. Giuseppe Del Giudice, il Dott. Gaetano Sanmartino Dirigente Dell’Autorità di Bacino Interregionale Sele ed i Consiglieri Regionali dell’Ordine dei Geologi: Francesco Peduto, Gerardo Lombardi, Costanti Severino e Alfonso Dello Buono. Il Presidente del Parco Sabino Aquino nel corso del suo intervento ha evidenziato che la continua proliferazione di fonti inquinanti e la captazione indiscriminata delle risorse sotterranee rendono l’intero reticolo idrografico presente nei Monti Picentini oggetto di una pesante manipolazione antropica degli equilibri idrogeologici naturali. I disequilibri indotti ha affermato Aquino hanno compromesso in modo grave la qualità delle acque, sia superficiali che sotterranee, provocando la sensibilizzazione al problema degli Enti preposti alla tutela e gestione del territorio. L’Ente Parco utilizzando le risorse finanziarie messe a disposizione dai progetti integrati ha già avviato tutti i rilievi necessari per l’acquisizione dei vari dati di carattere idraulico, biologico e geoambientali per poter pervenire, per ogni asta fluviale dei Picentini, alla definizione del deflusso minimo vitale in modo da poter permettere la vita degli ecosistemi in essi presenti. Infine il Presidente Aquino ha anche rappresentato che il Parco dei Monti Picentini si sta attivando per poter definire un organico e puntuale studio di fattibilità che preveda una adeguata progettazione inerente i vari interventi da realizzare per la salvaguardia dell’intero bacino imbrifero del Dragone che svolge un ruolo determinante sotto l’aspetto idrogeologico per l’intera idrostruttura del Terminio-Tuoro.

 
 
 
 
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