Confronto
tra esperti sulla problematica delle acque. Annunciato
l’avvio delle operazioni per la Salvaguardia
dei Fiumi dei Picentini.
Un'interessante giornata di studio sulle varie
problematiche che interessano i corpi idrici superficiali
e sotterranei si è svolta giovedì
scorso presso il Parco Regionale dei Monti Picentini.
Al seminario dal titolo “La Tutela delle
Acque nello scenario del nuovo Codice dell’Ambiente”
(D.Lgs. 152/2006) sono intervenuti numerosi esperti
nei campi idrogeologico, idraulico ed ambientale
tra cui i professori Maurizio Giugni, Pietro Celico
e Antonio Santo dell’Università “Federico
II” di Napoli, il Prof. Luca Rastrelli dell’Università
di Salerno, il Dott. Italo Giulivo Dirigente Settore
Difesa Suolo della Regione Campania, il Segretario
dell’Autorità di Bacino destra Sele
dott. Stefano Sorvino. Ai lavori hanno preso parte
tra gli altri oltre 150 geologi provenienti dalle
varie provincie campane. Gran parte dei lavori
si sono sviluppati intorno ai due aspetti che,
allo stato, più direttamente interessano
la protezione della risorsa acqua, vale a dire
i problemi di inquinamento e sovrasfruttamento
a cui sono sempre più soggetti le fonti
idriche. In base alle diverse esperienze acquisite
nel campo della protezione ambientale delle risorse
idriche, nel corso del seminario sono state individuate
diverse iniziative da mettere in essere per la
protezione degli acquiferi sotterranei e superficiali.
Nell’ambito dei lavori sono intervenuti
anche diversi rappresentanti degli enti territoriali
tra i quali il Presidente della Comunità
Montana Terminio-Cervialto Nicola di Iorio, il
sindaco di Nusco dott. Giuseppe Del Giudice, il
Dott. Gaetano Sanmartino Dirigente Dell’Autorità
di Bacino Interregionale Sele ed i Consiglieri
Regionali dell’Ordine dei Geologi: Francesco
Peduto, Gerardo Lombardi, Costanti Severino e
Alfonso Dello Buono. Il Presidente del Parco Sabino
Aquino nel corso del suo intervento ha evidenziato
che la continua proliferazione di fonti inquinanti
e la captazione indiscriminata delle risorse sotterranee
rendono l’intero reticolo idrografico presente
nei Monti Picentini oggetto di una pesante manipolazione
antropica degli equilibri idrogeologici naturali.
I disequilibri indotti ha affermato Aquino hanno
compromesso in modo grave la qualità delle
acque, sia superficiali che sotterranee, provocando
la sensibilizzazione al problema degli Enti preposti
alla tutela e gestione del territorio. L’Ente
Parco utilizzando le risorse finanziarie messe
a disposizione dai progetti integrati ha già
avviato tutti i rilievi necessari per l’acquisizione
dei vari dati di carattere idraulico, biologico
e geoambientali per poter pervenire, per ogni
asta fluviale dei Picentini, alla definizione
del deflusso minimo vitale in modo da poter permettere
la vita degli ecosistemi in essi presenti. Infine
il Presidente Aquino ha anche rappresentato che
il Parco dei Monti Picentini si sta attivando
per poter definire un organico e puntuale studio
di fattibilità che preveda una adeguata
progettazione inerente i vari interventi da realizzare
per la salvaguardia dell’intero bacino imbrifero
del Dragone che svolge un ruolo determinante sotto
l’aspetto idrogeologico per l’intera
idrostruttura del Terminio-Tuoro. |