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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Inaugurazione mostra sull'emigrazione "Maleretta terra…"
Storie di emigranti italiani tra '800 e '900
Venerdì 24 agosto 2007 - S.Arsenio (SA) - ore 19.00 - centro storico -
Nell'ambito della III ed.di "Voci dal Sud"

"Questa maleretta terra, dove travaglio come una bestia senza guadagnare nulla". Prende spunto dalla lettera di un giovane partito per il Brasile nel 1886, il titolo della mostra sull'emigrazione italiana tra Ottocento e Novecento, che sarà inaugurata domani, 24 agosto, a Sant'Arsenio (Salerno), durante la terza edizione della rassegna "Voci dal Sud". L'allestimento vuole raccontare un fenomeno complesso attraverso decine di foto, lettere, documenti e oggetti che ricostruiscono la vita, le peripezie, le gioie e i fallimenti di alcuni gruppi di emigranti nell'arco di un secolo.
Il taglio del nastro di "Maleretta terra…" è previsto alle 19, al termine della prima giornata di convegni sul tema "E-migr@ndo: da Ellis Island alle boat people".
Il percorso espositivo parte dai primi rapporti epistolari di emigranti giunti nell'America del Sud o negli Stati Uniti a metà dell'Ottocento, corredati dalle foto originali degli scriventi. Dalle lettere emerge la solitudine e le giornate di duro lavoro per guadagnare qualche lira, da spedire alla famiglia attraverso "buoni postali" o parenti che si imbarcano verso l'Italia. Sono proprio gli assegni esposti lungo la mostra, e le cifre indicate nelle lettere, a testimoniare gli sforzi fatti per sfamare le decine di bocche rimaste "al paese".
Ma dalle foto, dai testi e dai documenti presenti nella seconda sezione dell'allestimento emerge una nuova realtà, quella dell'ambientamento, dei rapporti con le comunità italiane e dei matrimoni nella "nuova terra". Si ricorre agli scrivani, o alle poche nozioni di scuola, per lasciare sul foglio le proprie vicende personali, in un italiano grammaticalmente stentato e misto a dialetto: "Stanotte m'hanno derubbato - si legge in una lettera del 1908 - e me sento come una marucola senza cocchiola (come una lumaca senza guscio) ma aggio trovato 'na femmena (ma ho trovato una fidanzata)".
Negli spazi della mostra si potranno anche ammirare le ricostruzioni degli abiti indossati dagli emigranti giunti a Ellis Island, accanto alle valige e gli oggetti portati in America, così come i registri delle anagrafi e quelli degli sbarchi, che riportano l'impatto dei flussi emigratori sul territorio. La terza sezione termina con le foto della seconda generazione di emigranti, che raccontano la vita dei nuovi italoamericani, ragazzi cresciuti negli States che nei primi anni Trenta mandano in Italia "ritratti" con le divise da baseball o accanto a grosse automobili, simbolo della rinascita e di una nuova vita, e della speranza di un futuro migliore.

 
 
 
 
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