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Vasta operazione dei Carabinieri contro i clan camorristici del salernitano.
Arrestato anche il candidato sindaco di San Mango Piemonte Francesco Plaitano.
I Carabinieri del Reparto Operativo di Salerno hanno eseguito 27 ordinanze di custodia cautelare, di cui tre in carcere emessi dal GIP Dott.Sgroia su richiesta del magistrato Rosa Volpe della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno. L’indagine denominata “Nerone”, partita nel 2004, ha permesso di smantellare una pericolosa organizzazione criminale facente capo al boss Raffaele Viviani che operava nel territorio di Ogliara e Fratte di Salerno,Valle dell’Irno e nei comuni di San Mango Piemonte e San Cipriano Picentino. Il clan dei Viviani, formato da oltre 50 affiliati, ha svolto in questi anni un’intensa attività estorsiva e intimidatoria con attentati incendiari, traffico d’armi, usura ed abigeato; numerose estorsioni sono state compiute ai danni di numerose imprese impegnate in appalti pubblici e privati. Nel periodo dell’indagine - hanno raccontato gli inquirenti - il sodalizio criminale ha posto in essere reati di inaudita ferocia, finalizzati a mantenere un clima di terrore ed omertà allo scopo di garantirsi il monopolio delle attività illecite che si consumavano anche nell’area del picentino. Il clan Viviani, nato dalle ceneri del gruppo degli Oglianesi, legato alla Nuova Famiglia, poteva disporre di una vasta rete di appoggi e di alleanze con i clan dei fratelli Pecoraro e con quello dei fratelli Forte che dettavano legge nella valle dell’Irno. L’operazione “Nerone” dal nome dell’imperatore romano che incendiò Roma e con il quale trovano affinità i Viviani per la comune propensione alla piromania, veniva avviata a seguito degli attentati incendiari verificatisi tra il 20 e il 22 luglio 2004, a San Mango Piemonte e San Cipriano Picentino, a Fratte e Pellezzano dove venivano distrutti i mezzi delle imprese “S.A.T.srl”, “Di Maio Calcestruzzi”, “Vincenzetti srl” e “Costruzioni Lombardisrl”, tutte impegnate nella realizzazione di appalti pubblici nei detti comprensori. L’indagine ha anche accertato il condizionamento del libero esercizio del voto in occasione delle elezioni regionali. Tra gli arrestati anche il candidato a sindaco al Comune di San Mango Piemonte, Francesco Plaitano, del Partito repubblicano, per associazione camorristica finalizzato al voto di scambio e ad alcune ipotesi di truffa. L’arresto di Plaitano, consigliere di minoranza a San Mango Piemonte e alla Comunità Montana Monti Picentini ed ex vice sindaco della giunta guidata da Elio Sguazzo fino al 2002, candidato al Consiglio Provinciale e Regionale nonché al Senato della Repubblica nel 2006, ha suscitato un grande scalpore in tutto il comprensorio picentino. Secondo i magistrati Plaitano sarebbe stato il referente politico del clan che attraverso minacce ed intimidazioni, soprattutto all’attuale Sindaco Gaetano Napoletano, che ha sempre ostacolato le mire espansionistiche della camorra nel suo territorio, puntava a favorire l’ascesa politica e amministrativa di Plaitano e gli interessi diffusi del clan Viviani. |
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