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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

L’ospedale di Roccadaspide (SA) rischia il declassamento.
Girolamo Auricchio: “L’ospedale deve restare struttura di II° livello”
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Nonostante l’imminente apertura dei reparti di Rianimazione e di Lungodegenza, l’ospedale di Roccadaspide rischia un nuovo attacco. Nella bozza di Piano regionale ospedaliero 2007/2009, infatti, l’importante struttura sanitaria, nonostante rassicurazioni sul suo completamento, nella nuova bozza risulta trasformata in ospedale di primo livello, quindi, sostanzialmente declassato. Naturalmente Girolamo Auricchio, sindaco della cittadina, non ci sta e già ha preso contatti con i suoi referenti della Margherita e con i sindaci del territorio affinché questa ipotesi venga accantonata.
“Quello di Roccadaspide è l’unico ospedale montano della provincia di Salerno – afferma Auricchio – dove vengono soddisfatte, peraltro in maniera eccellente, le istanze di tutela sanitaria di una popolazione fortemente disagiata, sia sotto il profilo socio-economico, che relativamente alle caratteristiche geomorfologiche”. Si riferisce, come spiega anche nella missiva indirizzata agli organi preposti, ai problemi di viabilità che affliggono le aree interne della Valle del Calore e degli Alburni, che raddoppiano, e talora triplicano, i tempi necessari a raggiungere le altre strutture ospedaliere della provincia, che, non solo sono distanti tra di loro pochi chilometri, ma godono di un sistema viario decisamente migliore; senza considerare che sia ad Agropoli che a Vallo della Lucania ci sono anche due cliniche private che hanno rispettivamente 120 e 70 posti letto.
Auricchio inoltre fa notare che la struttura ospedaliera di Roccadaspide “vanta eccellenti professionalità, una qualità delle prestazioni elevatissima, un volume di ricoveri e di prestazioni sempre crescenti e superiori a quelle di altre strutture della regione”; fatti, questi, analizzati dalla V^ Commissione permanente, che però fa riferimento ai dati del 2003 e non considera quelli relativi al 2005, dai quali si evince “un aumento di ricoveri, un aumento del tasso di occupazione di posti letto (superiore al 90%), e un aumento della copertura finanziaria con proprio fatturato”.
Nonostante questo, il Piano Ospedaliero propone di declassare la struttura: se ciò avvenisse il territorio della Valle del Calore e degli Alburni subirebbe gravi danni, e gli utenti sarebbero costretti a raggiungere le altre strutture della provincia, che sono molto distanti, anche per le operazioni che si compiono in day surgery.
Per tutte queste motivazioni la struttura di Roccadaspide deve rimanere ospedale di II° livello, perché ha tutti i requisiti previsti dalla legge per essere considerata tale. Pertanto Auricchio invita tutti i sindaci “ad incidere decisamente e costruttivamente sull’ipotesi di Piano ospedaliero licenziato, proponendo e sostenendo tutti gli emendamenti necessari e indispensabili affinché l’ospedale di Roccadaspide possa essere inserito tra quelli di II° livello, ed impedire che questo territori e le popolazioni di queste aree vengano ancora una volta mortificati e  defraudati dei più elementari ed indispensabili diritti, in primis quello alla salute”.

Addetto stampa
Annavelia Salerno

 
 
 
 
Pontecagnano Faiano
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