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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Moscatiello incontra il Ministro degli Interni Anastassios Giannitsis

Giovanni Moscatiello, Sindaco di Baronissi, incontrerà personalmente il Ministro degli Interni ellenico Anastassios Giannitsis mercoledì 29 febbraio ad Atene. Il colloquio si svolgerà subito dopo la conferenza stampa congiunta presso la sede del KEDE (l’equivalente dell’Anci in Italia) e l’Assemblea Generale dei Sindaci italiani e greci che hanno aderito al movimento di solidarietà per l’Ellade denominato “Magna Grecia”. Moscatiello avrà modo di incontrare anche Apostolos Kimisis, segretario generale del KEDE ed il sindaco di Acharnes, città a ridosso di Atene, Sotiris Douros. «E’ la dimostrazione che l’Europa non è fatta solo di Btp, spread e tassi bancari – dichiara Giovanni Moscatiello – ma anche e soprattutto di storia millenaria, cultura e fratellanza fra due popoli dallo stesso Dna. Credo che in esso si colga il gesto umile e simbolico, ma pregno di solidarietà, che Marco Galdi e io abbiamo inteso fare, a difesa di un’Europa che abbia un “corpus” davvero culturale e politico e non sia figlia solo delle oscillazioni della Borsa. Baronissi è un Comune virtuoso, con i conti in regola, con i servizi che funzionano, con un’Amministrazione che promuove lo sviluppo, creando occasioni concrete per i suoi giovani e per le persone in maggiori difficoltà economiche: ma ciò non ci impedisce di guardare a chi ci sta accanto. Se non si spegne l’incendio di un appartamento di fianco al nostro, credo che le fiamme, prima o poi, mangeranno anche la nostra casa – prosegue – L’Italia dei mille campanili, l’Italia che ha inventato i Comuni è da sempre un’Italia capace di esportare la sua solidarietà, la sua capacità di lavoro e di creatività, la sua visione cosmopolita. Dobbiamo ad Altiero Spinelli l’idea dell’Europa. A lui, l’idea di questa straordinaria ed ambiziosa costruzione comune venne dalle piccole stanze di un carcere, cui fu costretto dal regime fascista e poi dall’esilio. Non si vede il perché, in un’epoca per noi di pace e democrazia, non possiamo gettare lo sguardo su chi soffre, anche lontano dalla nostra Patria. “Non siamo un’isola, siamo tutti parte di un Continente”. Lo disse un poeta inglese del Settecento, che viveva in un’isola. Noi viviamo in un Paese che ha scoperto il Mondo Nuovo e ne siamo orgogliosi. Un piccolo gesto di solidarietà, una simbolica azione che viene da due sindaci, non è un atto di chi non pensa al proprio Paese. E’ un’azione di chi è orgoglioso di essere italiano».

 
 
 
 
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