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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Principi e Principati non trasformano i principianti

Apprendo dagli organi d’informazione delle puntualizzazioni in materia di competenza alla rimozione dei rifiuti lungo le strade provinciali rese dall’Assessore provinciale ai Lavori Pubblici Marcello Feola in risposta alle contestazioni dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Battipaglia. Non è la prima volta che l’Assessore provinciale interviene sull’argomento, infatti, con nota del 15 luglio u.s - avente ad oggetto: rifiuti lungo le strade provinciali - l’Assessore ai LL.PP., richiamando una non meglio specificata giurisprudenza che avrebbe definitivamente chiarito la problematica in oggetto, nel senso di attribuire in capo ai Comuni la competenza a rimuovere i rifiuti lungo le strade provinciali, diffidava tutti i 158 Sindaci della provincia di Salerno a provvedere immediatamente alla rimozione dei rifiuti rinvenuti lungo le strade provinciali ricadenti nei rispettivi territori, con l’espresso avviso che in caso di inadempienza si sarebbe proceduto alla segnalazione alla competente Autorità Giudiziaria. In risposta a tale pretesa - con nota del 5 agosto u.s. - evidenziai che la competenza a rimuovere i rifiuti abbandonati lungo le strade pubbliche è, invece, in capo agli enti proprietari, come ribadito dalla recente sentenza del TAR Lazio, sez. I, n. 7027 del 16.07.2009, pronunciata sul ricorso proposto dal Comune di Salerno contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri (Struttura del Sottosegretario di Stato per l’emergenza dei rifiuti nella regione Campania). Il TAR Lazio ha condiviso le motivazioni del Comune di Salerno accogliendone il ricorso, partendo innanzitutto dalla considerazione che la giurisprudenza amministrativa ha chiarito che l’art. 14 del Codice della strada costituisce una norma speciale rispetto a quella del c.d. “Codice dell’ambiente” (D. Lgs. 152/2006). L’art. 14 del D. Lgs. n. 285 /1992, prevede che gli enti proprietari delle strade, allo scopo di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, devono provvedere alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze e arredo, nonché delle attrezzature, impianti e servizi. In replica a quanto da me evidenziato e guardandosi bene dall’entrare nel merito, l’Assessore Feola dichiaro: “per interpretare una sentenza bisogna essere provvisti di adeguati strumenti culturali”. Mi permetto di aggiungere che, oltre ad avere adeguati strumenti culturali, per interpretare una sentenza bisogna prima averla! Detto ciò e tornando all’attualità, sempre nella “precisazione” di ieri l’Assessore Feola ha concluso affermando: “Gli operai provinciali hanno pertanto agito correttamente nello svolgimento delle mansioni di propria spettanza ed altrettanto dovrebbe fare il Comune di Battipaglia, anziché cercare furbescamente di fare lo scaricabarile rispetto a quelli che sono i suoi doveri, così come definiti dalla normativa”. Alla luce di quanto sostenuto ieri e in passato non può non sottolinearsi come, ancora una volta, il recidivo Assessore provinciale si sia distinto per genericità nel richiamarsi a giurisprudenza e norme ad oggi mai indicate. In ogni modo, non perdo la speranza di poter condividere l’ampia conoscenza dell’Assessore Feola e lo invito, pertanto, a comunicare a tutti i 158 comuni della provincia di Salerno le sentenze e le norme a lui note indicandoci gli estremi. Al momento, però, l’unico insegnamento traggo da tutta questa vicenda è il seguente: richiamarsi a principi e principati non trasforma i principianti.

avv. Gerardo Calabrese
Assessore alle Politiche Ecologiche ed Ambientali
Comune di Salerno

 
 
 
 
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