Rinvenuti gli antichi volumi a stampa di Major e Piranesi trafugati lo scorso 21 maggio 2010
A circa sei mesi dal furto avvenuto lo scorso maggio, sono stati rinvenuti i due preziosi volumi del XVIII sec. contenenti le raccolte delle stampe che Francesco e Giambattista Piranesi e Thomas Major hanno dedicato alle “ruine dell’antica Pesto”. Questa mattina 18 novembre 2010, poco dopo l’apertura, le opere sono state ritrovate nella Sala dei Seminari del Museo, dove sarebbero state introdotte dall’esterno nel corso della notte, così come risultato dai primi rilievi scientifici effettuati dai Carabinieri. Sinceratosi del buono stato di conservazione delle tavole, Eustachio Voza, Direttore del Museo, non ha nascosto la propria soddisfazione: “Un grande risultato che arriva dopo mesi di attesa, per il quale dobbiamo ringraziare le forze dell’ordine, in particolare Carabinieri della Stazione di Capaccio, del Nucleo operativo della Compagnia di Agropoli e del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio culturale, che hanno condotto ininterrotte indagini con grande cura ed attenzione. La dedizione di quanti lavorano ogni giorno perché la ricchezza del patrimonio e della storia locale non si disperda o diventi vana è stata premiata. Si è impedito che un patrimonio della collettività fosse portato altrove: oggi questo patrimonio è tornato a disposizione della comunità di cui rappresenta la storia”. Il Prof. Vincenzo Pepe, Presidente della Fondazione Giambattista Vico, raggiunto telefonicamente, si è dichiarato soddisfatto per la conclusione della vicenda, ribadendo che “la Fondazione Giambattista Vico ha recuperato parte di un patrimonio che è della comunità, che sono certo saprà sempre difenderlo, così come ha fatto in quest’occasione”.
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