Concerto senza confini con karl potter e U.F.J. Project Sabato sera al Cube
Sarà un concerto-happening quello in programma sabato sera (23 gennaio 2010), dalle ore 22, al Cube di Salerno (via Dogana Vecchia, 30-32 – vicino Largo Campo). La musica sarà il pretesto per lanciare una serie di messaggi sul rispetto interrazziale. E’ questa la filosofia che sottende le perfomance di Karl Potter (percussioni e voce) che sabato suonerà sul palco del jazz club del centro storico di Salerno con l’Urban Funky Jazz Project, progetto nato dall’idea del batterista Maurizio Spista e composto da Francesco Maiorino al basso e contrabbasso; Marco De Domenico al piano e Antonello Altieri al sax.
“La mia filosofia è di usare la musica per diffondere la cultura del rispetto interraziale – ha più volte dichiarato Karl Potter – mi piace creare durante i concerti un evento nel quale pubblico e musicisti si ritrovano insieme a vivere le stesse emozioni”. Musica come cultura, divertimento e comunicazione. Karl Potter nasce nel New Jersey nel 1950. A New York, insieme all’amico batterista Marvin “Boogaloo” Smith, studia e analizza lo swing carpendo i segreti del “one”, scoprendo il be-pop, il jazz e tutta quella musica chiamata latin sound. Raggiunge la notorietà in America con “The Isle Brothers”. Ha collaborato con i più grandi musicisti internazionali: Herbie Hancock, Alphonso Johnson, Charlie Mingus, Dizzy Gillespie e Gato Barbieri. In Italia ha suonato con Pino Daniele, Antonello Venditti, Lucio Dalla, Edoardo Bennato, Banco del Mutuo Soccorso,U.F.J. Project, PFM, James Senese, giusto per citarne alcuni. Karl Potter non ha mai posto limiti alla sua creatività o al sovrapporre i differenti generi musicali, credendo solamente nei “ritmi musicali”. Partendo dai ritmi africani si lascia contaminare dalle melodie che giungono dai diversi continenti come l’Africa, l’America ma anche dai paesi del Mediterraneo. Le percussioni e la voce, tendono verso generi eterogenei che, partendo da una base tradizionale, sono arricchiti con il passare del tempo, da diversi arrangiamenti.
L’U.F.J. Project (Urban Funky Jazz Project) è un laboratorio attivo, dove intervengono, collaborano e si confrontano musicisti professionisti di ottimo livello, noti nel panorama jazzistico. Dal loro confronto, scaturisce una fusione di idee e di suoni che ha come risultato un ensemble e una performance originale e innovativa, nel linguaggio jazzistico e nell’improvvisazione. Le sonorità, infatti, affondano le radici nel tessuto jazzistico tradizionale, fino a raggiungere la fusione dei ritmi afro-jazz con timbriche elettroniche tipiche del genere acid-jazz. Rivivono così reminiscenze dei grandi jazzisti come Harbie Hancock, Cick Corea, Weather Report, James Taylor Quartet ed altri. Il genere è prevalentemente jazz, acid jazz con contaminazioni funky-fusion. La band U.F.J. Project, si è esibita n on solo in Italia ma anche in Francia, Austria e Germania. Oltre ad eseguire brani editi ed inediti, composti ed arrangiati da Maurizio Spista e dalla band, gli U.F.J Project sono affiancati da “Special Guests” internazionali. Attualmente sono impegnati in una serie di concerti in Italia e all’estero con il noto percussionista Karl Potter, icona del jazz groove internazionale, e la famosa cantante soul, blues, jazz, Cheryl Porter.
Info line e prenotazioni: 089252711 – 3401224870 – 3392039992. |