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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

L’On. Alfonso Andria in Sessione plenaria a Strasburgo:”Gli Enti locali al centro della politica di coesione dell’Unione Europea”

“Un fattore determinante per l’efficacia della politica di coesione è la qualità del partenariato tra  tutti gli attori coinvolti – anche a livello regionale e locale - nella preparazione e nell’attuazione dei programmi. Le strategie concepite a livello locale e regionale devono formare parte integrante degli sforzi volti a promuovere la crescita e l’occupazione”. E’ stato questo uno dei passaggi salienti dell’intervento che l’On. Alfonso Andria (DL-La Margherita)  ha tenuto durante la Sessione Plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo commentando la relazione dell’0n.Krehl sugli Orientamenti strategici comunitari in materia di coesione per il periodo 2007-2013.
Questi ultimi definiscono i principi e le priorità della politica di coesione e suggeriscono strumenti per permettere alle regioni europee di sfruttare appieno la dotazione di 308 miliardi di euro stanziata ai programmi di aiuto nazionali e regionali per i prossimi sette anni. In base a tali orientamenti, ciascuna autorità nazionale elaborerà- per il periodo 2007-2013- le rispettive priorità nel cosiddetto “Quadro strategico di riferimento nazionale”.
Secondo gli Orientamenti strategici dell’UE, i programmi cofinanziati dalla politica di coesione orienteranno le risorse per il conseguimento di tre obiettivi prioritari: l’incremento dell’attrattiva degli Stati membri, delle regioni e delle città;  la promozione dell’imprenditorialità e della crescita dell’economia basata sulla conoscenza, favorendo la ricerca e l’innovazione; la creazione di posti di lavoro più numerosi e qualitativamente migliori .
“ E’ necessario partire dal basso- ha affermato Andria-  e cioè dai livelli di governo più vicino al cittadino al fine di garantire alle piccole e medie imprese un ruolo adeguato, la risposta al fabbisogno locale di competenze, valorizzando i raggruppamenti, l’istituzione di centri di innovazione locali. Non vi è  dunque soltanto un problema di natura economica, ma anche la più ampia esigenza  di coinvolgere direttamente i cittadini ,attraverso il partenariato e i meccanismi di governance a vari livelli nell’ambito  dei quali la politica di coesione è gestita, nella strategia di crescita e occupazione dell’Unione. E’ necessario che le P.A. locali - se intendono poter beneficiare dei fondi strutturali del prossimo periodo - sappiano accrescere il proprio livello di efficienza e concentrarsi  sulla qualità dei progetti”.  
Infine, il Deputato salernitano ha sottolineato il lavoro incisivo svolto negli ultimi due anni dalla Commissione parlamentare Politiche di Sviluppo regionale e dello stesso Parlamento, di cui la Commissione europea ha tenuto largamente conto nel redigere gli orientamenti Strategici. Si prendono infatti in considerazione temi quali: la dimensione urbana, le disabilità, le pari opportunità, lo sviluppo sostenibile. Si tratta, dunque, di risultati molto importanti.

 
 
 
 
 
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