L’On.Alfonso Andria all’incontro di Unioncamere a Bruxelles.
L’on.Alfonso Andria (DL–La Margherita) nella giornata di ieri è intervenuto al convegno, organizzato da Unioncamere a Bruxelles, sul tema: “Finanziare lo sviluppo dei territori: il ruolo delle regioni e delle Camere di Commercio”.
Alla sessione a cui ha partecipato Andria hanno preso parte Alessandro Barberis, Vice Presidente Unioncamere, Presidente della Camera di Commercio di Torino; l’Ambasciatore Rocco Antonio Cangelosi, Rappresentante Permanente d’Italia presso l’Unione Europea, Ugo Leone, Direttore dell’Ufficio di Unioncamere a Bruxelles, Fabio Colasanti, Direttore Generale DG società della comunicazione e mezzi di informazione, Paola Testori Coggi, Direttore generale aggiunto DG salute e tutela dei consumatori, Marco Buti, Direttore generale aggiunto DG Affari economici e monetari.
Andria ha tra l’altro sottolineato come e quanto il processo di internazionalizzazione delle economie nazionali e regionali ed i cambiamenti dell’organizzazione delle piccole e medie imprese abbia notevolmente modificato i fattori di competitività territoriale rispetto ai quali le politiche regionali devono intervenire. Nell’UE operano oltre 20 milioni di PMI alle quali si devono i 2/3 dei posti di lavoro e la metà del fatturato del settore commerciale, agricoltura esclusa. Queste imprese svolgono, inoltre, un importante ruolo per la crescita e l’innovazione.
“Le Camere di Commercio- ha affermato Andria- devono svolgere un ruolo di sostegno alle piccole e medie imprese laddove i Governi degli Stati Membri sono chiamati a realizzare le riforme richieste per raggiungere gli obiettivi di Lisbona. La politica di coesione, in questo senso, deve tendere ad una maggiore integrazione su scala interregionale, nazionale ed europea dei sistemi produttivi locali delle PMI situate nelle regioni in maggior ritardo di sviluppo, creando partenariati tra imprenditori volti a diffondere modelli organizzativi moderni, capaci di fronteggiare la concorrenza internazionale”.
Il deputato salernitano al Parlamento Europeo ha poi invitato i responsabili degli Enti camerali a porre l’attenzione sulla necessità di estendere anche verso il Sud il processo di integrazione. “L’Europa -ha affermato- non può non aprirsi al bacino del Mediterraneo, alle sue risorse umane e naturali e ai grandi spazi di mercato. Ciò permetterà di valorizzare anche il Mezzogiorno, come piattaforma logistica”.
Bruxelles,12 ottobre 2006 |