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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Il  Documento della Commissione “Ambiente” della Comunità Montana Monti Picentini sulla problematica dell’emergenza rifiuti: raccolta differenziata, monitoraggio ambientale e termovalorizzatore

Premessa
La problematica della produzione, raccolta e smaltimento dei RSU e degli altri rifiuti rappresenta un problema di tutte le comunità in ogni posto del mondo. Nella realtà italiana il problema è come sempre stato affrontato con notevole ritardo rispetto agli altri paesi comunitari. Andando ad analizzare il problema in ambito più circoscritto, e cioè in ambito regionale, il problema assume gli aspetti di una vera e propria catastrofe ambientale di portata biblica che molto probabilmente fra millenni avrà la stessa eco del diluvio universale ma con esiti più catastrofici atteso che il “Noè”  della munezza non è ancora stato trovato. Nella fase dell’emergenza dichiarata con OPCM del 1994 molti commissari straordinari si sono alternati per cercare di trovare la soluzione al problema.
Prospettive
Il primo passo da fare è quello di attivare un monitoraggio ambientale su tutto il territorio dei Picentini al fine di fare il punto della situazione all’anno “zero” .
Per il monitoraggio vanno visti due aspetti fondamentali:
1) individuare le fonti economiche di finanziamento:  PSR 2007-2013, Parco Picentini, Commissariato di Governo, etc.;
2) gestione del progetto: in questo caso si può ipotizzare la gestione diretta della Comunità Montana o meglio individuare un Comune capofila tra quelli con maggiore e più lunga attività nel campo della raccolta differenziata, come ad esempio Giffoni Sei Casali e San Cipriano Picentino;  
Indagine analitica sulle acque di superficie.
Analisi quantitative degli inquinanti dell’aria.
Analisi qualitativa degli inquinanti del suolo.

Scheda sul monitoraggio ambientale proposto (dipartimento di chimica Paolo Corradini-Università Federico II) 
Un monitoraggio ambientale ha in genere l’obiettivo di pervenire alla conoscenza dello stato ambientale dei luoghi studiati e specificamente quello dei tre tipici comparti che sono aria, acqua e suolo. Nel caso dei comuni dei Picentini abbiamo un importante vantaggio, cioè che le principali fonti di contaminazione, esistenti o future, insistono su aree che si trovano a valle rispetto al territorio dei comuni. Questo significa che, almeno per le acque, i rischi di contaminazione sono notevolmente ridotti. Non è la stessa cosa invece per l’aria che, grazie ai venti, può essere contaminata da fonti anche lontane e tanto più temibili quanti più facilmente sono trasportabili i contaminanti stessi.
D’altra parte le principali fonti di contaminazione possono essere individuate certamente nel cementificio, nel sito di stoccaggio di Sardone, nelle discariche di Parapoti e Colle Barone di Montecorvino Pugliano,  nel polo estrattivo di calcare ed i correlati impianti di calcestruzzo sempre a Montecorvino Pugliano, nell’area industriale ai margini del territorio cittadino di Salerno e nel futuro termovalorizzatore che si è deciso di costruire  nella provincia di Salerno.
Sulla base di questi elementi si propone di effettuare un monitoraggio di polveri sottili e di idrocarburi (presenti nell’aria). Inoltre è possibile fare delle indagini sul suolo in alcune aree critiche da definire e che possono essere punto di raccolta e di accumulo di contaminanti.
Le polveri sottili saranno prelevate tramite un campionatore mobile che sarà portato in una serie di stazioni scelte all’interno del territorio da monitorare. Ogni campionamento dura 24 ore e dovrà essere garantita la custodia dell’apparecchiatura presso una delle famiglie o delle aziende del territorio. Il taglio delle polveri da campionare sarà molteplice: si valuteranno le polveri totali gravimetricamente e su di esse si determineranno anche i contaminanti principali quali i metalli pesanti. Sono proprie le polveri più sottili ad essere le più pericolose perché capaci di penetrare più a fondo nell’apparato respiratorio raggiungendo, le più sottili fra tutte, gli alveoli polmonari. La determinazione di idrocarburi nell’aria e di contaminanti nel suolo completerà il quadro del monitoraggio. Le indagini avranno una cadenza trimestrale e si concluderanno con dei report periodici che permetteranno una valutazione dello stato dell’ambiente in funzione del tempo.
Altri rilievi
Sicuramente non va elusa nelle aree di cave la ricerca di elementi legati ad inquinati tossici speciali quali i materiali radioattivi, la diossina, i clororganici, etc.
Interventi diretti alla raccolta e smaltimento dei rifiuti
Nel  breve periodo attivare la raccolta differenziata in tutto il comprensorio cercando di individuare come linea obiettivo il rifiuto zero attraverso la promozione dei seguenti comportamenti da portare all’attenzione dei futuri parlamentari anche come proposta di legge:
Raccolta differenziata spinta
Con la raccolta differenziata spinta delle diverse frazioni: Umido, Carta e  cartone, Vetro, Plastiche ecc. Lasciando da parte il solo secco indifferenziato che a sua volta potrebbe subire ulteriori vagliature si potrebbe arrivare in poco tempo al 90% di raccolta differenziata. Questo strumento sarebbe ben accetto anche dai cittadini potendo passare al pagamento dei rifiuti da TARSU a TARIFFA con notevole risparmio economico sia per i singoli cittadini che per i comuni e le imprese.
I termovalorizzatori
Si propone una sana utilizzazione della termovalorizzazione quale quelli al plasma o altre tecnologie che con capacità modulare di 5000 tonnelllate/annue di impianti su ruota di semplice utilizzazione possono trovare applicazione per la bonifica delle discariche illegali e locali esistenti sul territorio (Es.Colle Barone) con dei costi relativamente bassi e senza impattare con il territorio .
Cosa bisogna fare da subito nei Picentini
Avviare il monitoraggio ambientale come proposto nelle note tecniche del presente documento;
Istituire un albo di tutte le discariche (micro e macro) esistenti sul territorio;
Avviare la bonifica delle discariche esistenti;
Cosa è accettabile per i Picentini
Per i Picentini si può ipotizzare la creazione di un impianto di compostaggio per compost di qualità;
la creazione delle isole ecologiche per ogni Comune e/o in forma associata per comuni viciniori;
la nascita di un impianto per produrre energia da biomasse.
Cosa non è accettabile per i Picentini
Impianti di termovalorizzazione super dimensionati nel territorio dei picentini ed ai confini del territorio;
Nuove discariche;
Presenza di discariche non bonificate sul territorio;
Impianti di compostaggio di cui non si conosce la dimensione e la qualità del materiale conferito.

 
 
 
 
Pontecagnano Faiano
San Cipriano Picentino
San Mango Piemonte
 
 
 
 
             
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