600 tesserini rilasciati ai cercatori di funghi del picentino.
A chi non piacciono i funghi, prodotto delizioso che abbonda nel nostro sottobosco e valorizza la cultura enogastronomica picentina? I cercatori di funghi del comprensorio sono un piccolo esercito che si reca in massa sui monti picentini, spesso anche in “trasferta”, alla ricerca del gustoso alimento che per numerose famiglie costituisce una notevole valenza economica e un'integrazione al proprio reddito. Raccoglierli, portarli sulle nostre tavole o commerciarli d’ora in avanti non sarà più così semplice e indolore come in passato. Gli abusi dovrebbero terminare e pure la deregulation imperante nel settore. Con il varo, recentissimo, della nuova legge regionale che disciplina la raccolta e la commercializzazione dei funghi, si è varato anche il concetto che i funghi commestibili spontanei sono una risorsa economica e ambientale che va tutelata dall’attività spesso devastante di raccoglitori improvvisati e commercianti abusivi che mettono a repentaglio la salute dei consumatori. L’indice è puntato a rimuovere la raccolta indiscriminata e senza regole, a tutelare la gestione economica della raccolta dei funghi e a salvaguardare la salute pubblica tramite i servizi di controllo micologico affidati agli Ispettori Micologici: un cartellino apposto sui contenitori garantirà il cliente. L’esercizio delle funzioni amministrative è stato attribuito alle Comunità montane e alle Province per i territori di rispettiva competenza. Il rilascio degli appositi tesserini di riconoscimento dopo i colloqui abilitativi che si sono svolti presso la sede dell’Ente montano, preceduti da un corso formativo finanziato con fondi della Comunità montana a cui hanno partecipato 150 persone e finalizzato al riconoscimento delle specie commestibili e alla conoscenza degli elementi della micologia e delle intossicazioni da funghi, che autorizza la raccolta su tutto il territorio regionale, è stata anche l’occasione per un scambio proficuo di esperienze con i più noti e appassionati cercatori di funghi del picentino, uomini ma anche donne, impegnati a discernere tra amanita falloide e porcini e che hanno accolto con estremo favore il nuovo corso imposto dalla Regione Campania nello specifico comparto. “Si tratta di un provvedimento importante – ha sottolineato l’assessore regionale Andrea Cozzolino – che regolamenta una materia rilevante per le sue implicazioni ambientali, economiche e sanitarie”. La commissione esaminatrice, presieduta dai presidenti Carmine Negri e Gerardo Delle Donne, dal segretario Paolo Volzone oltre che da due esperti, il Dott.Rocco Cavallo ed il Prof.Nicola Pecoraro, ha rilasciato finora ben 600 tesserini. Multe salatissime sono previste (si parte da € 250 ma si può arrivare fino a € 1.500) per i trasgressori che saranno colti in flagranza dagli uomini della Forestale. Ridotta per legge anche la quantità massima giornaliera di funghi che è possibile raccogliere. Il limite è di 3 Kg per persona, elevato fino a 15 Kg per i raccoglitori professionali, categoria speciale destinata ai coltivatori diretti e ad altri soggetti delle aree montane. Grande soddisfazione nella Comunità Montana Monti Picentini per il successo dell’iniziativa che continua per tutto l’anno visto l’alto numero dei richiedenti. “La nostra Comunità montana ha accolto la nuova normativa con particolare favore,per i benefici concreti e vitali per l’intero eco-sistema boschivo, promuovendo iniziative e realizzando corsi formativi per i candidati provenienti dai nove comuni –ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura Nicola Faino, da noi contattato – che si sono dimostrati entusiasti di poter accrescere le proprie conoscenze cogliendo l’opportunità offerta dal nostro ente”.
(W.B.) |