Eco-energia: la Comunità Montana Monti Picentini presenta un progetto pilota sulle biomasse.
E’ un progetto di grande attualità che contiene più di un elemento di interesse quello promosso da Nicola Faino, assessore all’Agricoltura e foreste della Comunità Montana anche per la difesa e la valorizzazione dei boschi. Da tempo, nell’ambito della gestione delle problematiche ambientali, consapevoli delle implicazioni ecologiche che la conservazione dell’ambiente comporta, per contribuire a ridurre le emissioni di gas serra, è emersa l’esigenza di esplorare nuove strade per la produzione di energia pulita ed alternativa. In linea con le indicazioni del protocollo di Kyoto.
Di qui un progetto pilota sull’impiego delle biomasse a fini energetici e di prodotti “capaci di sostituire il consumo di materia prima fossile in Italia, mediante l’utilizzo di tecniche di processo termochimica a pirolisi che consentono di ottenere rendimenti elevati con bassi impatti ”.
Il progetto è stato riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ottenendo un primo finanziamento di 25.000,00 euro. Circa 5000 i progetti presentati per la costruzione di una centrale a biomasse, ma ne sono stati accettati soltanto 170, tra cui quello della Comunità montana Monti Picentini.
L’obiettivo prioritario del progetto - sottolinea l’assessore Nicola Faino- che ha da sempre una particolare esperienza nel settore della forestazione - è anche quello di recuperare e valorizzare a fini ambientali i residui e gli scarti della lavorazione delle imprese boschive, dispersi e abbandonati nei boschi, contribuendo così anche a ridurre il rischio di incendi nella stagione estiva. Il materiale da bruciare riguarda esclusivamente la biomasse legnosa: residui legnosi, scarti di falegnameria, mobili, segature, traversine e tutto ciò che è riciclabile e che si trova in natura o che è inutilizzabile dalle imprese boschive, con l’obiettivo ambizioso di chiudere l’intero ciclo della filiera legno-energia.
La Comunità montana Monti Picentini ha affidato alle società Ecoresolution s.r.l e IngConsulting r.s.l., società di consulenza impegnate nel settore delle energie rinnovabili, l’incarico per la redazione dello studio di fattibilità.
I tecnici incaricati dovranno elaborare un progetto esecutivo necessario alla realizzazione dello studio di fattibilità: analizzare lo stato dell’arte, identificare le aree interessate dall’iniziativa, (i comuni ad alta densità boschiva) individuare la biomassa come combustibile ed esaminare dopo approfondite indagini tecnico-scientifiche - le ipotesi più idonee di localizzazione di una centrale per la produzione di energie da biomasse.
Le direttrici principali dell’iniziativa puntano a coinvolgere accanto agli attori istituzionali anche i soggetti privati, evidenziando l’interesse di tutti gli attori coinvolti nella realizzazione dell’impianto. (W.B.) |