La spedizione. L’impresa di Carlo Pisacane e il risorgimento meridionale.
“Pisacane ha fallito con la sua sfortunata Spedizione, ma allo stesso tempo, il suo non è stato un sacrificio inutile. Con le sue gesta ha alimentato negli italiani il sentimento della patria. E’ questa l’eredità lasciata da Carlo Pisacane”. Lo ha detto il governatore della Campania
Antonio Bassolino a conclusione della tre giorni delle Celebrazioni per il
150° anniversario della Spedizione di Carlo Pisacane, che si è tenuta nella Certosa di San Lorenzo a Padula (Sa).
L’appuntamento, organizzato dalla Provincia di Salerno - Assessorato ai Beni e alle Attività Culturali e curato dall'Associazione Culturale Società Aperta, per tre giorni ha visto i massimi esperti e studiosi della Storia Risorgimentale confrontarsi sui temi principali della sfortunata spedizione, sul ruolo e la figura che Carlo Pisacane ha avuto nel percorso della storia risorgimentale del Meridione d’Italia. Prezioso l’apporto fornito dalle relazioni dei giovani ricercatori dell’Ateneo di Salerno che, nel corso delle loro ricerche, così come ha dichiarato
Carmine Pinto, coordinatore del progetto, hanno aggiunto nuovi dettagli alla spedizione ricavati da archivi privati finora sconosciuti come, solo per citarne qualcuno, quello della famiglia Musolino in cui esiste un carteggio inedito con Pisacane.
Nel corso delle celebrazioni con una solenne cerimonia alla presenza di alte autorità civili e militari è stato riconsegnato alla pubblica fruibilità il “
Sacrario dei 300”, luogo di riflessione – come lo ha definito l’assessore provinciale alla cultura Gaetano Arenare – che conserva i resti di coloro che caddero a Padula nel corso della spedizione. Il Sacrario sistemato in prossimità della chiesa della SS. Annunziata di Padula, restaurato a cura dell’Ufficio Patrimonio Beni Culturali della Provincia di Salerno, accoglie i resti mortali di una novantina di patrioti della spedizione di Pisacane, che caddero nel comune di Padula. All’ingresso del sacrario su due lapidi il ricordo della parola d’ordine di Pisacane usata dalla Spedizione nel 1857 “L’Italia agli italiani” e la risposta alla parola d’ordine “Gli italiani per essa”; lungo il percorso altre pietre sepolcrali dove compaiono invece i nomi delle persone che parteciparono ed organizzarono la spedizione a Genova, Napoli e Salerno.
Alla
Banda dell’Arma dei Carabinieri, nota in ogni parte del mondo per la varietà del suo repertorio, per la perfezione formale delle sue esecuzioni e per il fascino che suscitano i suoi orchestrali, il compito di far calare il sipario sulle celebrazioni per la ricorrenza del 150° anniversario della Spedizione di Pisacane. Il celebre complesso musicale bandistico diretto dal Maestro T. Col. Massimo Martinelli si è esibito presso la Corte esterna della Certosa di San Lorenzo di Padula. Oltre 1500 le persone che non si sono lasciate sfuggire la preziosa occasione e sono accorse numerose per ascoltare le note del celebre complesso musicale bandistico.
La formazione composta da 102 orchestrali in uniforma nel suggestivo complesso certosino ha eseguito numerosi brani tratti dal vastissimo repertorio della Banda, tra cui I Vespri Siciliani Sinfonia di G. Verdi , la Farandòle di G. Bizet, la Norma (Fantasia) di Vincenzo Bellini, la Fedelissima (Marcia d´Ordinanza dell´Arma dei Carabinieri) e l’ Inno Nazionale Italiano di Michele Novaro. Lo straripante pubblico, entusiasta, ha chiesto a gran voce che i Maestri - militari dell’Arma continuassero a suonare. Anche in questo caso la Banda dei Carabinieri non li ha delusi eseguendo, fuori programma, ulteriori brani del proprio repertorio classico napoletano.
Il progetto “1857-2007. 150° della Spedizione di Pisacane”, curato dall’associazione societàperta di Salerno, gode dell’alto patrocinio della Presidenza della Repubblica e del sostegno dell’Assessorato ai Beni Culturali della Provincia di Salerno e dell’Università degli Studi di Salerno.