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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ramin Barhami interpreta Bach. La XI edizione de I Concerti dell’Accademia si chiude con il concerto del Glenn Gould del XXI secolo.

Terzo ed ultimo appuntamento per la XI edizione de ‘I concerti dell’Accademia’, breve, intensa rassegna musicale organizzata dall’Accademia Musicale Campana diretta artisticamente da Vittoria Incolingo.  Per il concerto di chiusura salirà sul palco dell’Auditorium di Sant’Apollonia (Centro storico di Salerno) il pianista iraniano Ramin Barhami alle ore 20.30 di domenica 10 dicembre
L’Arte della Fuga nelle mani di un grande talento”- spiega Vittoria Incolingo “All’acclamato pianista, indicato come l’erede naturale di Glenn Gould, non avremmo che potuto richiedere l’esecuzione di questo capolavoro di J.S.Bach che peraltro ha appena finito di registrare per la casa discografica DECCA.  Ramin torna a Salerno a distanza di otto anni. Fu infatti nostro ospite nel gennaio 1998 e nel mese successivo, a Catania, fu sancito il suo ingresso tra i grandi interpreti della musica bachiana, a seguito del trionfo riscosso al Teatro Bellini, in una serata che riproponeva il programma eseguito pochi giorni prima nella nostra città. In verità l’Accademia Musicale Campana, sempre lungimirante e perspicace, aveva già scoperto e riconosciuto la genialità di questo eccellente pianista, tre anni prima, nel 1995 quando, ancora completamente sconosciuto al mondo musicale che conta, fu da noi invitato a partecipare al Festival Pianisitco Internazionale di Amalfi. Ci sbalordì, allora come oggi, la sua capacità di coniugare rigore e spasmodica tensione, che permettono di esprimere una grande comunicativa che il pubblico subito recepisce entusiasmandosi e, d’altra parte, di soddisfare pienamente la critica più intransigente. Ricordo di aver chiesto a Ramin: perché Bach? E lui, artista elettrico alla tastiera ma amabilmente pacato quando conversa mi rispose: Mio padre sapeva di non poter essere presente nel mio futuro e nel volermi dare in eredità un pezzo di sublime cultura, in una delle sue lettere inviatami dal carcere mi scrisse:’suona Bach, lui non ti lascerà mai solo’.  Innamorato delle nostre bellezze paesaggistiche, Ramin questa volta verrà con sua madre perché anche lei possa conoscerle ed apprezzarle. Si tratterrà per una breve vacanza nella nostra provincia”.  
Il nome che ricorre più spesso nella vita di Ramin Bahrami è stato finora quello di Johann Sebastian Bach, musicista a cui il giovane pianista ha consacrato gran parte della sua attività concertistica e che lo ha reso celebre in tutto il mondo. Nato a Teheran nel 1976, Bahrami si è diplomato con Piero Rattalino al Conservatorio “G. Verdi” di Milano e all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola, e con Wolfgang Bloser alla Hochschule für Musik di Stoccarda. Si è inoltre perfezionato con Alexis Weissenberg, András Schiff, Robert Levin e in particolare con Rosalyn Tureck, l’artista che più di altri nel XX secolo ha contribuito a far conoscere l’opera di Bach attraverso i suoi studi e le sue esecuzioni. Nel 1998 il successo ottenuto al debutto di Bahrami al Teatro Bellini di Catania è tale che gli viene conferita la cittadinanza onoraria. Negli anni seguenti sono state numerose le esibizioni presso le maggiori istituzioni musicali italiane e tedesche come la partecipazione a prestigiosi festival internazionali. Nel corso di queste esibizioni approfondisce sempre più la conoscenza dell’opera di Bach, anche in vista delle sue registrazioni discografiche delle Variazioni Goldberg e delle 7 Partite che la Decca pubblica rispettivamente nell'ottobre del 2004 e nell'autunnodel2005.
Ramin Bahrami scompone la musica di Bach e la ricompone in modi che risentono di un modello, Glenn Gould, senza veramente assomigliare al modello. Io gli ho insegnato a sopportare il morso, ma non l’ho domato; e spero che continui ad essere com’è. (Piero Rattalino). 

P.S.
Il concerto sarà  anticipato da un incontro con il Conservatorio Martucci di Salerno diretto da Francesco De Mattia. I docenti delle classi di Composizione e Storia della Musica hanno elaborato un saggio sull'Arte della Fuga che sarà presentato al pubblico domenica sera, alle 19.30,  prima dell'esecuzione di Ramin Bahrami.
Il concerto avrà inizio alle ore 20.30. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

 
 
 
 
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