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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ravello Lab: Mediterraneo banco di prova del dialogo creativo per lo sviluppo.
Ravello bridge: ponte per una progettazione culturale condivisa.

“Dietro la parola cultura spesso si nascondono le peggiori nefandezze che oscurano la luce delle vera cultura. Bisogna recuperare le buone regole”. Così il Ministro per la Pubblica Amministrazione e Innovazione, Renato Brunetta nella giornata conclusiva di Ravello Lab, il forum annuale sul rapporto cultura/sviluppo al quale hanno partecipato circa 90 tra responsabili istituzionali, amministratori, operatori e docenti universitari provenienti da tutta Europa e dai paesi del bacino Mediterraneo. Brunetta è arrivato a Villa Rufolo poco dopo le 10.00 ed è stato accolto dal Sen. Alfonso Andria, Presidente del Centro Europeo per i Beni Culturali, tra gli organismi promotori della kermesse.“La vera cultura – ha continuato il Ministro –  è formazione, conoscenza, manutenzione. Troppo a lungo la cultura ha vissuto di rendita. E’ arrivato il momento di invertire una tendenza e di imboccare una strada fatta di eccellenza, efficienza e produttività. Facciamo insomma vivere e per davvero musei, enti e centri culturali evitando sprechi e privilegiando quei circuiti positivi che promuovo il benessere delle comunità”. Nel corso della tavola rotonda sono state presentate le Raccomandazioni di Ravello LAB, ovvero  il contributo operativo che la comunità internazionale riunita a Ravello ha proposto alle istituzioni per la definizione di politiche appropriate in ambito culturale, a livello nazionale ed europeo. Alla presentazione sono intervenuti il Sen. Alfonso Andria, Presidente del CUEBC, Maurizio Barracco, Presidente Onorario Federculture e Carlo Flamment, Presidente Formez. Tra gli ospiti anche Antonio Marzano, Presidente CNEL Giuseppe Roma, Direttore CENSIS, Marie-Paule Roudil, Responsabile Settore Cultura, Ufficio BRESCE Unesco, Giuliano Segre, Presidente Fondazione di Venezia, Cosimo Risi, Ministro Plenipotenziario, DG Mediterraneo e Medio Oriente, Ministero Affari Esteri, Gianfranco Varvesi, Ministro Plenipotenziario, DG Affari Politici, Ministero Affari Esteri, Mounir Bouchenaki, Direttore ICCROM, Andrea Marcucci, Segretario Commissione Cultura, Senato della Repubblica. “La cultura, come fattore che contagia positivamente la società, ha bisogno di confrontarsi, interagire e contaminarsi con altre realtà”, ha detto Andria. “Per questo – ha continuato -dichiarato “alle tre “C”, Cultura, Creatività e Competitività proposte dalle Raccomandazioni Ravello Lab 2007 si aggiunge una quarta “C”, Comunicazione, sia con le altre comunità sia verso il cittadino per renderlo consapevole e protagonista della vita civile del Paese. La grande sfida è infatti estendere e coinvolgere nella fruizione e produzione culturale il più ampio numero di persone anche con programmi mirati, assegnando alla cultura un ruolo trainante per la realizzazione di politiche urbane di sviluppo. Aggiungo anche che l’assenza di risorse non deve essere un alibi per non fare”. Il tema proposto per la terza edizione è  di particolare attualità "Economia e società della conoscenza - Le politiche culturali nel quadrante euromediterraneo" che rimanda alla necessità di un approccio dal basso attraverso iniziative concrete che rendano la cultura diffusa, inclusiva e partecipata, chiamata a svolgere un ruolo chiave e irrinunciabile anche nel dialogo interculturale. In un momento in cui rischia di prevalere un senso di insicurezza alimentato dalla paura dell’altro, del diverso come minaccia alla propria identità la cultura diventa un terreno di dialogo, di scambio e di confronto per la coesione e la costruzione di nuove cittadinanze. In particolare Ravello Lab, per l’edizione 2008, si è posta come un ponte tra gli appuntamenti annuali della Unione europea, facendo proprie le indicazioni del 2008 "Anno europeo del dialogo interculturale" e anticipando le tematiche del 2009, "Anno europeo della creatività e dell'innovazione". “Il Mediterraneo - ha osservato Maurizio Baracco - è da sempre luogo di scambio fecondo di conoscenze e di contaminazione culturale. Nell'Europa multietnica la cultura e, in misura più evidente, la produzione culturale contemporanea possono rivelarsi gli strumenti più idonei per promuovere non solo confronto e integrazione, ma anche sviluppo”. Quest’anno le Raccomandazioni di Ravello Lab hanno preso spunto dalla discussione di casi e progetti concreti che hanno dimostrato che è possibile percorrere nuove strade: iniziative innovative nel campo della produzione culturale e della creatività urbana. Tra queste vanno segnalati il Museo Precario di Parigi con opere del Centro Pompidou allestite in una “banlieu” dagli abitanti del quartiere; Santrainstanbul, a Instanbul, una ex-centrale elettrica  trasformata in un nuovo polo culturale e universitario con forte valore aggregativo; il progetto del Cantiere Catanzaro per la rigenerazione del centro storico con residenze per giovani artisti e le Stazioni dell‘arte a Napoli che hanno trasformato le fermate della rete metropolitana in un museo a cielo aperto di elevato valore simbolico.

 
 
 
 
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