Il programma BARONISSI JAZZ
winteredition 2006
15_16_17 e 20 dicembre Baronissi_Salerno
E’ l’HEADQUARTERS di Bari, il gruppo che conquista il primo posto della categoria professionisti del Baronissi Jazz Winter edition 2006, il concorso nazionale di musica jazz organizzato dal Comune di Baronissi che ha l’obiettivo di offrire la possibilità ai volti nuovi del Jazz di emergere, valorizzandoli nello sviluppo della loro carriera artistica.
Gli Headquarters, già vincitori dell’undicesima edizione del Baronissi Jazz nella Categoria Emergenti e partecipanti quest’anno di diritto, come da regolamento, nella categoria professionisti provengono da Molfetta (Ba).
La formazione composta da pianista, sassofonista e batterista si definisce un trio di jazz impressionista ed il loro repertorio si compone di standards ma soprattutto di brani originali del band leader Enrico De Trizio.
L’HEADQUARTERS di Bari è stato scelto tra i cinque gruppi in concorso dalla giuria presieduta dal M° Giovanni Tommaso e composta dal giornalista Luciano Vanni editore di Jazzit e dal musicista salernitano Jerry Popolo che ha invece assegnato il secondo posto della categoria professionisti a LEONARDO DE LORENZO TRIO di Napoli composto da piano, contrabbasso e capeggiato da De Lorenzo alla batteria che ha proposto un repertorio di brani originali del batterista suonati con grande spessore e vivacità ritmica. 1500 euro il premio assegnato dal concorso al primo classificato e 1000 euro per il secondo.
Per la fase finale che si è svolta venerdì sera nel Cineteatro Quadrifoglio di Baronissi la giuria ha assegnato anche il primo premio pari a 750 euro della categoria emergenti che è andato al quartetto della contrabbassista Caterina Palazzi, band di recente formazione proveniente da Roma che ha presentato arrangiamenti di brani di Mingus, mentre la borsa di studio al Berkley College è stata assegnata al pianista napoletano Francesco Marziani del gruppo Moonbeams trio di Napoli che avrà la possibilità nella prossima edizione estiva di seguire i seminari presso le Clinics di Umbria Jazz
Il Concorso nazionale di Musica Jazz, organizzato dal Comune di Baronissi, in collaborazione con Regione Campania e Provincia di Salerno, rappresenta una grande occasione per i talenti italiani di jazz che, con la direzione artistica del maestro Stefano Giuliano, ogni anno si danno appuntamento a Baronissi.
Duplice la valenza del Baronissi Jazz che anche per la sua XII edizione ritorna con un festival ricco di appuntamenti impedibili con un programma musicale quanto mai diversificato per gli appassionati di Jazz e non solo.
Per il terzo appuntamento del Baronissi Jazz che chiude la 3 giorni nella valle dell’ Irno prima della serata di chiusura della rassegna musicale che si terrà al Teatro Verdi di Salerno, domenica 17 dicembre alle ore 21.30 al Cineteatro Il Quadrifoglio di Baronissi l’esibizione del JuJu Quartet, la band che ha vinto l’ edizione del concorso dello scorso anno.
La formazione è oggi costituita da Lorenzo Colombini (piano), Marco Bonini (chitarra), Riccardo Gola (contrabbasso) ed Emiliano Caroselli (batteria). Con questo organico, lo scorso anno, ha vinto i festival Baronissi Jazz e Talenti Jazz Martina. Il nome del quartetto s’ispira ad una nota composizione del celebre sassofonista Wayne Shorter, contenuta nell'omonimo album del 1964.
Il "Quartetto Ju Ju" nasce nella primavera 2003 dall'incontro di quattro musicisti che, dopo aver portato avanti esperienze formative individuali, frequentano insieme il St. Louis College of Music, dove prende inizio, appunto, questa loro collaborazione.
Alle ore 22.30 sempre di domenica 17 dicembre il concerto ad ingresso gratuito del trio romano Doctor Three. Il leader del gruppo è uno dei pianisti jazz piu' noti in Italia, Danilo Rea ,accompagnato da Enzo Pietropaoli al contrabbasso e Fabrizio Sferra alla batteria.
L’ensamble nasce nel 1997, in concomitanza della registrazione del CD "The Tales of Doctor 3", che affianca musica e racconti fantastici. Al suo attivo i Doctor 3 hanno numerosissime collaborazioni, sia concertistiche che discografiche, con i maggiori jazzisti mondiali, quali Chet Baker, Lee Konitz, Bob Berg, Phil Woods, Michael Brecker, Billy Cobham, Randy Brecker, Kenny Wheeler, John Scofield, Joe Lovano. E’ molto richiesto anche nell’ambito pop, dove è assiduo collaboratore dei più prestigiosi autori italiani (tra i quali Pino Daniele, Mina, Claudio Baglioni).
La formula adottata - fin dal 1997, anno di inizio del sodalizio - dai Doctor 3 è oramai ben nota ai loro ascoltatori: i tre musicisti prendono standard jazz, canzoni pop italiane e straniere e le uniscono assieme con improvvisazioni fino ad ottenere dei brani coerenti ed autonomi. L'operazione non è forse del tutto nuova ma è molto interessante ascoltare come nelle mani di questi tre abili musicisti diventi molto efficace, accattivante e soprattutto coerente.
Per la prima volta la rassegna traghetta anche a Salerno per la giornata di chiusura del Baronissi Jazz riservando un’attenzione speciale non solo ai linguaggi musicali. Al Teatro Municipale Giuseppe Verdi del comune capoluogo mercoledì 20 dicembre la serata finale del Baronissi Jazz con il concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio, l’ ensemble multiculturale formata da musicisti immigrati in Italia e guidata da Mario Tronco degli Avion Travel, che presenterà il nuovo disco "Sona", recentemente uscito per Radiofandango, che sarà preceduta da un incontro che unirà la musica con la letteratura.
In occasione del festival lo scrittore e sceneggiatore salernitano Diego De Silva, con all’attivo quattro romanzi, tra cui “Certi Bambini”(2001), premio selezione Campiello da cui è stato tratto un film per la regia dei fratelli Frazzi, in collaborazione con Aldo Vigorito al contrabbasso e Alfonso Deidda al sax contralto, leggerà un capitolo del suo ultimo romanzo: “La più diffusa fra le malattie autoimmunitarie". La tesi è che l'amore è una malattia della dignità, che si rivolta contro chi lo prova.
Ufficio Stampa Barbara Albero