Inaugurazione della mostra "Alaguerra: foto, frammenti e racconti dal sud ai fronti"
SANT'ARSENIO (SA) - ART & MUSIC FESTIVAL "VOCI DAL SUD"
Raccontare la guerra attraverso le lettere, i documenti, le foto spedite a casa e gli oggetti riportati al ritorno dalle trincee, per descrivere, oltre agli orrori e le tragedie, la gioventù di milioni di meridionali, catapultati a centinaia di chilometri dalla quotidianità rurale del villaggio di nascita: è questo l'obiettivo della mostra "Alaguerra: foto, frammenti e racconti dal Sud ai fronti" che sarà allestita, dal 22 al 27 agosto, a Sant'Arsenio (Salerno), nell'ambito della quarta edizione del festival di musica e cultura "Voci dal Sud".Dall'istituzione della leva obbligatoria del 1862 nel Regno d'Italia al fronte alpino del 1915-1918, fino ai campi di prigionia della Seconda guerra mondiale, i soldati meridionali, spesso analfabeti, si sono scontrati con un mondo completamente opposto da quello di appartenenza. Commilitoni con dialetti diversi e territori di volta in volta sconosciuti sono stati gli elementi che hanno accomunato contadini e pescatori del Sud, le cui esperienze sono state raccolte e descritte nell'allestimento della mostra, attraverso decine di lettere e fotografie per raccontarne le paure e le speranze. Ma soprattutto per interpretare un aspetto diverso della guerra, che ha accomunato le generazioni strappandole alla terra di origine, e capire come è stato vissuto il fronte, nella quotidianità, da chi non aveva mai visto un treno o una città, o attraversato il mare verso il deserto africano.Dai pannelli espositivi emerge anche la voglia di vita di ragazzi che, pur nelle difficoltà e nel terrore della trincea, sperano in una vita migliore al ritorno a casa. Non mancano infatti, immortalati in alcune istantanee, momenti di gioco goliardico con i compagni di battaglia, pose "eroiche" all'indomani di una vittoria o foto che ritraggono i particolari più curiosi dei paesaggi scoperti durante le marce.Nella mostra saranno anche esposte divise militari e equipaggiamenti di diverse epoche, pagine dei giornali conservate per ricordare le avventure vissute, attestati di merito e medaglie, e oggetti riportati a casa per mostrare a mogli e figli le esperienze vissute in guerra: "Abbiamo anche girato un video - ha spiegato la curatrice dell'esposizione, Rossella Russo - per raccogliere i racconti dei reduci ancora in vita, e fornire ai visitatori un quadro completo della gioventù di questi ragazzi, catapultati sulle Alpi della Grande guerra e poi all'estero, nella Seconda guerra mondiale, senza mai aver abbandonato, prima di allora, la casa in cui erano nati".La mostra - il cui titolo è stato estratto dal contenuto di una lettera del 1942 ("Mugliera mia comm'è brutto alaguerra, aggiorno sparammo e annotte se dorme nella sabbia. Penzo sempe a te e ala mia terra, e se Dio vole torno doppo ave visto lu munno…") - sarà inaugurata alle 12.30, al termine del primo forum territoriale delle associazioni del Cilento e del Vallo di Diano, che darà il via alla prima giornata della quarta edizione del festival "Voci dal Sud" che, nella sezione dedicata alla musica, ospiterà i concerti di Mak Gazzè, dei Sud Sound System e la dj set di "Ninja", il batterista dei Subsonica.
Addetto Stampa - Davide De Paola.