Si è chiusa la nona edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico.
Si è conclusa nella mattinata di oggi, domenica 19 novembre 2006, a Paestum la nona edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico.
Migliaia di visitatori (in netto aumento rispetto allo scorso anno) hanno affollato i 300 stand allestiti all'interno del Centro Congressi dell'hotel Ariston, confermando l'interesse di un pubblico ampio e variegato verso il turismo culturale.
"La Borsa - ha dichiarato il Presidente della Provincia Angelo Villani - ha dimostrato in questi giorni che la cultura e la conoscenza reciproca, il dialogo tra le istituzioni e tra i popoli possono realmente contribuire a superare le conflittualità. Il solo fatto di incontrarsi e di parlarsi può essere determinante. A Paestum la presenza di importanti Paesi dell'area del Nord-Africa e del Medio-Oriente ha lanciato certamente un segnale di distensione. Accanto alla trattativa dei pacchetti turistici si sono sviluppate riflessioni che sicuramente saranno utili a definire meglio le strategie di crescita del turismo in Italia e nell'intero bacino del Mediterraneo. Avviare una percorso comune, parlarsi, confrontarsi significa che siamo sulla strada giusta per realizzare una nuova governance del turismo a livello nazionale ed internazionale. La Borsa dovrà diventare sempre più un punto di riferimento per posizionare al meglio l'offerta turistica del territorio salernitano nei circuiti globali. Intorno al segmento culturale è necessario aggregare le straordinarie opzioni di cui la provincia è così notevolmente dotata: turismo balneare, termale, ambientale, eno-gastronomico, salutistico, religioso, scolastico, congressuale. La vera sfida - ha concluso Villani - è lavorare ad un progetto integrato che tenga conto della necessità di promuovere anche azioni formative al fine di innalzare il livello qualitativo dell'accoglienza. La Provincia è pronta a rafforzare il suo ruolo di coordinamento che si pone l'obiettivo di ottimizzare la filiera istituzionale delegata a supportare le politiche turistiche e, nello stesso tempo, a rendere ulteriormente operative le sinergie tra pubblico e privato".
I principali eventi della giornata di chiusura
Premi Paestum Archeologia a Zahi Hawass, Mounir Bouchenaki e Alessandro Cecchi Paone
Saranno duplicate le tombe di Tutankhamon e Nefertite
Rivelati a breve nuovi segreti della grande tomba attribuita a Cleopatra
Saranno duplicate le tombe di Tutankhamon e di Nefertite con la ricostruzione fedele di un altro sito che verrà aperto al grande pubblico. Lo ha annunciato Zahi Hawass, Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità dell’Egitto, nella giornata di chiusura della nona Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, dove è stato insignito del Premio Paestum Archeologia per il Mondo Scientifico Accademico. Archeologo direttore degli scavi a Giza, Saqqara e nell’oasi di Bahariya, Hawass è stato definito “l’uomo che ha riportato l’egittologia in Egitto”. Negli anni ha effettuato molte scoperte importanti, comprese le tombe dei costruttori di piramidi e la Valle delle Mummie d’Oro nell’oasi di Bahariya. Autore di numerosi libri e articoli, Hawass tiene conferenze in tutto il mondo e ha ricevuto numerose onorificenze, tra le quali il titolo di Professore Honoris Causa presso l’Università di Los Angeles e il Golden Plate Award dell’American Academy for Achievement. Nel gennaio 2005 ha promosso e supervisionato un nuovo studio sulla mummia di Tutankhamon, al fine di ricavare una ricostruzione delle sue fattezze in vita e per fare luce sulle possibili cause della sua morte. Nel maggio dello stesso anno ha diretto la squadra che ha riportato alla luce, a Saqqara, uno dei sarcofagi meglio conservati mai rinvenuti.
La decisione di duplicare le tombe importanti, nasce dalla necessità di proteggerle dai grandi flussi turistici. In questo modo, le tombe originali saranno visitate ad un prezzo molto alto. Il ricavato andrà nel fondo per la conservazione dei siti archeologici.
Nel ricevere il Premio Paestum Archeologia, Hawass ha riferito ancora in anteprima di aver già recuperato 350 pezzi trafugati in tutto il mondo. Nella sua battaglia per riportare in Egitto i reperti perduti dopo gli accordi dell’Unesco del ’72, utilizza soprattutto internet e una vasta rete di amici sparsi nei vari musei. Tra gli oggetti cui sta “dando la caccia”, lo Zodiaco del Louvre e il Busto di Nefertite di Berlino. Tutti i mezzi, ha detto, sono utili per riuscire nello scopo, anche la minaccia della maledizione dei faraoni.
Hawass ha rivelato ancora che il sito di Abusir sarà riaperto tra qualche settimana e che presto saranno rivelati nuovi segreti della grande tomba scoperta nell’estate scorsa e che è forse attribuibile a Cleopatra. Agli scavi stanno collaborando gruppi archeologici stranieri con il supporto di nuove tecnologie.
All’incontro con Zahi Hawass, moderato dal Capo Redattore di Archeo, Andreas Steiner, ha partecipato il Direttore del Museo delle Antichità Egizie di Torino Eleni Vassilika, che a sua volta ha riferito come nel Museo siano esposti 6mila oggetti e custoditi in deposito 26mila pezzi.
Il Premio Paestum Archeologia che, istituito nel 2005 ed assegnato ad una personalità istituzionale, del mondo scientifico accademico e dei media, consiste in una riggiola in cotto grezzo con parte maiolicata a gran fuoco raffigurante la tomba del tuffatore e cornice in rame puro ossidato a firma di un artista di grande talento, il maestro Giancappetti.
Per le Istituzioni il Premio è stato assegnato a Mounir Bouchenaki, storico e archeologo, Direttore Generale dell’Iccrom dal 1 marzo 2006.
Per il settore dei Media, la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, ha assegnato il Premio Paestum Archeologia ad Alessandro Cecchi Paone, perché “attraverso quello straordinario mezzo madiatico che è la televisione, ci ha svelato i misteri dell’antichità, le sue storie, i suoi uomini, proiettandoci in un viaggio indietro nel tempo alla scoperta di nuove verità”.
Nel consegnare i Premi Paestum Archeologia, il Direttore della Borsa Ugo Picarelli, ha dichiarato: “Nel 2007 la Borsa celebra 10 anni consapevole di aver determinato non solo uno scambio di esperienze, vedi l’audizione pubblica del Comitato Economico Sociale Europeo, l’emanazione della carta di Paestum per la gestione integrata del patrimonio tangibile e intangibile, la conferenza sull’archeologia preventiva da parte dell’Unesco. L’augurio che ci facciamo è che con tutti i nostri partner possiamo continuare il nostro cammino per contribuire a un mondo dove la cultura si imponga come pilastro dello sviluppo duraturo, allo stesso titolo dell’economia, dell’ambiente e delle problematiche sociali, per terminare con il pensiero di Koichiro Matsuura, Direttore Generale dell’Unesco”.
Lo scorso anno il Premio era stato assegnato alla First Lady della Repubblica Araba Siriana Asma Al-Assad per le Istituzioni; al professore Paolo Matthiae per il Mondo Scientifico Accademico; a Roberto Giacobbo per i Media.