Firmato un protocollo d’intesa all’ombra dei templi Paestum e Siracusa insieme per il teatro antico nel 2008 una vera e propria stagione.
Nel 2008 i templi di Paestum ospiteranno non una sola rappresentazione ma una stagione dedicata al teatro classico antico. Un vero e proprio protocollo d’intesa è stato firmato ieri sera, in occasione dell’ultimo appuntamento con “Le Trachinie” di Sofocle dinanzi al tempio di Nettuno, ovvero in occasione dell’evento culturale che ha riportato nella città salernitana della Magna Grecia dopo 70 anni l’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa. A sottoscrivere la dichiarazione d’intenti L’I.N.D.A., la Provincia di Salerno, il Comune di Capaccio-Paestum, la Fondazione Salernitana Sichelgaita, la Bottega S. Lazzaro e la Compagnia del Giullare, ovvero i partners ed i mediatori del progetto che ha consentito la prima ripresa dell’antica tradizione spettacolare. “La Provincia di Salerno – si legge nel documento - dichiara la sua intenzione a sostenere di intesa con il Ministero per le Attività Culturali, secondo quanto sperimentato con straordinario successo quest’anno, le attività dell’Inda a Paestum, promuovendo studi, laboratori e rappresentazioni che in un progetto annualmente rinnovabile costituisca un rapporto permanente di collaborazione per la valorizzazione di Paestum e del teatro”. Nell’importante accordo si parla anche di possibili produzioni congiunte, sottolineandone al contempo il valore turistico-culturale: “le rappresentazioni e le possibili produzioni teatrali di Paestum anche come spettacoli utili in Italia ed all’estero per la conoscenza e la promozione del turismo e della cultura archeologica”. In soli tre giorni le Trachinie hanno fatto registrare il pienone, con presenze da tutta la Campania e vasta eco sui mass media nazionali. Soddisfatti i protagonisti della straordinaria sinergia.
“Nell’accompagnare e nel sostenere tali progettualità creative - sottolineano il Presidente della Provincia, Angelo Villani e l’Assessore Provinciale alla Cultura, Gaetano Arenare – abbiamo individuato l’obiettivo di valorizzare e promuovere la grande risorsa dei giacimenti culturali ed architettonici, che si trasforma in questo modo in valore aggiunto per località un tempo inserite a pieno titolo nella mappa di un turismo che privilegia i luoghi dell’anima e della memoria. E’ per questo complesso di motivazioni che la Provincia ha voluto accompagnare e sostenere questa importante iniziativa, riconoscendo all’associazione Bottega S. Lazzaro e alla Compagnia del Giullare il merito di avere avviato un percorso da seguire con interesse ed attenzione”. Una vera e propria sinergia, dunque, tra le due grandi città della Magna Grecia, Paestum e Siracusa, guidata oggi dai rispettivi sindaci, Pasquale Marino e Gianbattista Bufardeci, che oltre a essere primo cittadino della città siciliana è anche presidente della Fondazione Inda. Fattiva collaborazione anche della Soprintendenza Archeologica di Salerno e Avellino, guidata da Angelo Maria Ardovino e dalla direttrice del Museo Nazionale di Paestum, Marina Cipriani. In campo: il Ministero dei Beni Culturali, la Fondazione Inda, la Provincia di Salerno, la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno e Avellino, l’Unesco, l’Unione Europea, i Comuni di Siracusa e Capaccio, l’Ept di Salerno, la Fondazione Salernitana Sichelgaita, la Compagnia del Giullare e la Bottega S. Lazzaro che hanno curato l’organizzazione e l’allestimento. Per il sovrintendente dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico, Fernando Balestra si tratta di un progetto di grande rilievo, un’operazione culturale di indubbio valore.