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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Barbara Chiappini e Rosario Verde in tandem sulla comicita’ del matrimonio.

Sabato 1 e domenica 2 dicembre, al Teatro Nuovo di Salerno, nell’ambito della stagione comica 2007-2008 diretta da Ugo Piastrella, va in scena lo spettacolo “Nel momento giusto nel posto sbagliato” di Ciro Ceruti, che ne cura anche la regia. Protagonisti della brillante commedia saranno Barbara Chiappini e Rosario Verde. Sembra strano sentir parlare di una coppia in crisi e di un marito svogliato nella vita coniugale, quando la moglie in questione è Barbara Chiappini. Eppure questo è il copione dell’ultimo spettacolo di Ciro Ceruti. La storia è quella di due coniugi stressati dalla mancanza di lavoro tanto che, se la Chiappini riesce a racimolare qualcosa svolgendo lavoretti per i vicini di casa, Rosario Verde ha un crollo psico-fisico che lo costringe addirittura ad una momentanea impotenza, scatenando anche le ire della moglie decisamente insoddisfatta. I due dividono casa con Gegè, fratello invadente e nullafacente della padrona di casa che non perde occasione per litigare e soprattutto prendere in giro il cognato per i suoi intimi problemi. Come suggerisce il titolo però quest’interruzione di virilità svanisce proprio “Nel momento giusto nel posto sbagliato” facendo scattare una serie di guai a catena che imperverseranno su tutti i personaggi in scena. E’ lo stesso Ceruti, nelle sue note di regia, a spiegare le ragioni dello spettacolo: “La caratteristica costantemente presente nelle regie che ho eseguito fino ad oggi è figlia della mia passione nei confronti del teatro umoristico anglo-americano miscelato, però, alla positiva contaminazione dello humor strettamente napoletano, che dà fondamenta alle mie origini artistiche. La comicità anglo-americana è di situazione. Nasce dalla drammaturgia stessa della commedia che si rappresenta. La comicità di casa nostra è la trovata, la battuta, la gestualità, che inevitabilmente è presente in tutti noi attori partenopei. Cercare di fondere le due scuole non è cosa facile, ma se ci si riesce il binomio è sicuramente vincente. Ho sempre affermato che il teatro, in genere, è un’arte collettiva e pochissime volte individuale. Dare il giusto spazio ad ogni personaggio crea un equilibrio vincente. Ogni attore deve sentirsi parte integrante di un unico progetto: quello di far ridere, piangere o riflettere lo spettatore a seconda delle esigenze drammaturgiche della commedia. Il linguaggio? E’ moderno, anche se la tradizione in forma velata è sempre presente. E’ un napoletano italianizzato oppure un italiano napoletanizzato…come volete…decidete voi.
Lo spettacolo sarà replicato sabato 8 e domenica 9 dicembre. Costo del biglietto euro 16/20.

 
 
 
 
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