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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Al via la seconda edizione de “I Custodi degli Alburni”

Nuovo appuntamento dedicato alla riscoperta di uno dei periodi fra i più oscuri della storia meridionale, quello post unitario, d’importanza straordinaria anche per la storia dei paesi a ridosso degli Alburni. L’evento, organizzato da L’Auriga Cilento, prende il via la mattina del 2 giugno presso “Il Borgo Antico”, bar sito nel cuore del centro storico di Altavilla Silentina che per l’occasione assumerà le vesti di salotto letterario ospitando la scrittrice Dora Liguori. Attraverso tre dei suoi libri, l’autrice di “Memento Domine”, racconterà fatti e misfatti di un’azione politica e militare poco conosciuta che rese possibile ai Savoia la conquista del meridione d’Italia. Da anni residente a Roma, ma originaria di Contursi, grazie ai racconti raccolti in “Storie di piccola gente”, in cui si concentra su quel lembo di terra che accompagna il fiume Sele, la scrittrice ripercorrerà anche le trasformazioni avvenute nella popolazione della bassa provincia salernitana dall’arrivo dei piemontesi alla metà del secolo scorso. Il pomeriggio ci si sposta nella Piana, presso l’Azienda Agricola Di Feo di Olivella, dove alle 16,30 saranno premiati i partecipanti del concorso a tema rivolto alle scuole medie e alle 18,00 avrà inizio il convegno “Rientro e rilancio del cavallo Razza Governativa di Persano. Tutela e valorizzazione di identità locali in una logica di sviluppo territoriale sostenibile” alla presenza di storici, istituzioni, esperti del settore. Per anni lontano dal luogo natio, considerato per un secolo appartenente ad una delle razze più fini esistenti in Italia, il cavallo razza Persano è finalmente tornato a casa. Questo è avvenuto grazie alla perseveranza dell’associazione Persano nel Cuore presieduta da Antonino Gallotta impegnata da tempo nella promozione della storia e tradizioni del territorio della Real Casina. L’indomani alle 19,00, presso Palazzo Spinelli di Albanella trasformato per un giorno in aula di tribunale, torna Dora Liguori che, con il suo “Processo”, riprodurrà le ragioni dei protagonisti di quell’“amara” Unità d’Italia. Così, i vari Vittorio Emanuele II, Cavour, Mazzini, Garibaldi e Francesco II proveranno a discolparsi per bocca dei loro avvocati, tali anche nella vita. Al Popolo Sovrano, rappresentato dal pubblico presente in sala, sarà consegnata una scheda per la sentenza popolare. Si vota con un segno di croce su colpevole o innocente, depositando la scheda nell’urna appositamente predisposta. La Corte, dopo il dibattimento, costituirà il seggio elettorale ed eseguirà lo spoglio delle schede, proclamando la sentenza popolare.

 
 
 
 
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