DAL CROGIUOLO A UN CONCORSO LETTERARIO INTERNAZIONALE
Tutto ciò che è bene sapere per partecipare
Sin dai primordi dell’umanità la comunicazione e i codici di interazione tra le genti hanno richiesto l’uso di strumenti che ne favorissero la diffusione. Fu inevitabile giungere alla penna. E la penna, come d’altronde anche le tastiere del p.c. sanno ben fare, è divenuto il mezzo più tagliente per ferire gli avversari; per comunicare messaggi d’amore o la parola fine alle storie appassionanti narrate dai mostri sacri della narrativa o semplicemente da chi nella vita reale si è lasciato trascinare dalla passione. È anche lo strumento attraverso cui si dice delle proprie paure e di altri sentimenti umani. L’associazione Meltin’Bo, da cui è nata Meltin’Books con l’intento di occuparsi di lettura pubblica, scrittura, recensioni, pubblicazioni, ha preso atto della molteplicità degli usi, così come della necessità di scrivere ancora tantissimo avvertita, sia in Italia che altrove. Da qui è stato inevitabile considerare come nel DNA della associazione, il nome stesso lo dice, ci sia la complessità del presente. Infatti, Meltin’Bo è un nome che chiaramente allude a Meltin Pot che Significa amalgama e anche crogiuolo. È l’espressione in cui si cela il fenomeno del rimescolamento delle razze nonché il tentativo di risolvere gli inevitabili problemi di integrazione. È un fenomeno che ci preoccupa, ma non è certo nuovo: dovette essere affrontato dagli U.S.A. quando fu letteralmente invaso dai primi emigranti (britannici, irlandesi, olandesi, svedesi, tedeschi). La voglia di libertà fu l’elemento unificante. Il cemento si era già consolidato quando giunsero i greci, gli italiani, i russi, gli ungheresi. Occorreva, però, che si affermasse un altro elemento: una lingua comune. Fu l’inglese, ovviamente, ad assumere questo ruolo senza, però, che i vari popoli perdessero la propria cultura. In tutto ciò era ed è il senso di Meltin Pot. Grandi città hanno fatto da contenitore di questo ampio tema: si va da New York a Lisbona, a Roma. Ma qualcosa di nuovo sta accadendo: questo ruolo è attualmente giocato anche da piccole città; anche da Salerno come da Bologna, nonché da piccoli paesi che pure stanno assaggiando il fenomeno del rimescolamento delle culture. E, così come accadde a New York, giungono asiatici, pakistani, cinesi e così via. Nessuno di loro vuole perdere la propria identità. E questo potrà essere arricchente. Anche questa ultima vicenda è, in realtà, un aspetto non nuovo: basterebbe pensare ai Villanoviani giunti a Pontecagnano e a Sala Consilina; alle tante minoranze distribuite sul nostro territorio nazionale. Qualche presenza è poco nota, eppure particolarmente stimolante: si pensi ai bulgari, da tempo immemore insediatisi a Celle di Bulgheria (Salerno), e agli abitanti di quel paese che quando dicono: passa a llà, scacciando il cane ringhioso, stanno semplicemente parlando bulgaro. D’altronde, si potrebbero mai ignorare le influenze latine e greche? È grazie a loro se troviamo espressioni e nomi di cose che ancora ci emozionano per la carica di significati che trascinano da secoli. Ne sottolineiamo uno solo: può capitare nel salernitano di sentir dire a qualcuno: vantesìno. Si tratta del grembiule, indossato da massaie come da grandi cuochi. Ma i due termini non regalano le stesse sensazioni: vantesìno significa davanti al seno. È, come si può notare d’impatto, una evidente allusione al seno materno e, quindi, rimanda alla maternità. Per tutte queste ragioni abbiamo escogitato il concorso letterario (c’è anche la sezione illustrazione): Non aver paura: “Po & sIA: paure e altri umani sentimenti in forme espressive d’arte”. Nei contributi che gli autori vorranno spedire vorremmo trovare un crogiuolo: cultura, fantasia, suggestioni che non appartengono al passato bensì all’umanità. Essi potranno lasciarsi andare a ogni contaminazione. Potranno spedire ciò che avranno prodotto sino al 21 marzo 2011 (è fatta salva la possibilità di proroga, seppure sia difficile che accada). Il regolamento e i suggerimenti destinati a stimolare gli autori, si possono leggere qui: http://www.concorsiletterari.net/non-aver-paura-%E2%80%9Cpo-sia-paure-e-altri-umani-sentimenti-forme-espressive-d%E2%80%99arte%E2%80%9D-concorso-gratuito-scr
Il file comprende anche i nomi che costituiscono la giuria (cui si aggiungeranno poche altre personalità) e la scheda partecipazione da copiare e incollare corredandola di poche notizie. Gli autori avranno ampia visibilità e concrete possibilità di pubblicazione. Per problemi o chiarimenti contattare: info@meltinbo.it oppure: presidente@meltinbo.it. I contributi, invece, vanno spediti all’indirizzo: concorso@meltinbo.it.
Alessia e Michela Orlando
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