La storia de “Il partigiano Montezemolo” a “Primavera Einaudi”
Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo è stato un ufficiale italiano, comandante del Fronte Militare Clandestino, martire alle Fosse Ardeatine e Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. A lui, alla sua “impresa” contro i nazifascisti a Roma e nell’Italia intera ed alla sua figura, spesso sottaciuta, lo storico e giornalista Mario Avagliano ha dedicato un libro: “Il partigiano Montezemolo” (Dalai Editore 2012), che sabato 19 maggio, alle ore 18.00, presso il Punto Einaudi di Salerno, sarà ospite della rassegna “Primavera Einaudi 2012”. Oltre all’autore, all’appuntamento (organizzato dal Comune di Salerno – Assessorato alla Cultura, dal Punto Einaudi di Salerno, dall’Associazione “Koinè” e dall’Associazione “Memorie”) interverranno: Aldo Pavia, esponente ANED ed ANPI di Roma, nonché Presidente onorario dell’Associazione “Memorie”; Maria Teresa Fulco, Presidente dell’Associazione “Memorie”; Luigi Giannattasio, Presidente ANPI di Salerno; Filippo Trotta, Presidente della Fondazione “Alfonso Gatto”. Già protagonista lo scorso 24 marzo con “Voci dal lager” della rassegna letteraria volta ad omaggiare Giulio Einaudi a cento anni dalla nascita, Avagliano vi ritorna questa volta con la presentazione delle vicende del “partigiano con le stellette”, dai più e per diversi aspetti ritenuto «esempio significativo dell’incuria della storiografia verso personaggi e movimenti della Resistenza di matrice moderata». Ne “Il partigiano Montezemolo” (alla sua seconda edizione, ad appena un mese dall’uscita) Avagliano ricostruisce la vita del “militare di carriera” attraverso le interviste a vari testimoni dell’epoca, la consultazione degli archivi familiari e l’analisi di centinaia di documenti, saggi e libri di memoria. Dalla Grande Guerra al ruolo nelle vicende belliche del secondo conflitto, dal colpo di stato che destituì Mussolini al ruolo di segretario particolare di Badoglio dopo il 25 luglio 1943, dal comando della Resistenza militare in Italia ed a Roma alla tragica fine nelle Fosse Ardeatine: queste alcune delle tappe della vita di Montezemolo contemplate nel saggio, che ripropone un ritratto storico del Paese attraverso la storia personale di «un eroe italiano di prima grandezza, che se non fosse stato trucidato alle Fosse Ardeatine, sarebbe stato senza ombra di dubbio un protagonista dell’Italia del dopoguerra», come commentato dal giornalista e scrittore Aldo Cazzullo. Nato a Cava de’ Tirreni (Sa) nel 1966, giornalista professionista e studioso di Storia contemporanea, Mario Avagliano è membro dell’Istituto Romano per la Storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza (Irsifar) della Società Italiana per gli Studi di Storia contemporanea (Sissco) ed è Direttore del Centro Studi della Resistenza dell’Anpi di Roma-Lazio. Tra le sue opere: Roma alla macchia. Personaggi e vicende della Resistenza (Cava de’ Tirreni, 1997); «Muoio innocente». Lettere di caduti della Resistenza a Roma (in collaborazione con Gabriele Le Moli, Milano, 1999). Per Einaudi ha curato il volume Generazione ribelle. Diari e lettere dal 1943 al 1945 (2006) e ha pubblicato, con Marco Palmieri, Gli internati militari italiani. Diari e lettere dai lager nazisti 1943-1945 (2009), Gli ebrei sotto la persecuzione in Italia (2010) e Voci dal lager. Diari e lettere di deportati politici 1943-1945 (2012).
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